Un residuo dell'uranio che se adeguatamente legato e trattato col calore (legato con 2% di Molibdeno o 0.75% Titanio; temprato rapidamente a 850°C in olio o acqua, successivamente mantenuto a 450 gradi per 5 ore) l'uranio diviene duro e resistente come l'acciaio temperato per utensili (forza tensile 1600 MPa). In combinazione con la sua grande densità questo processo lo rende molto efficace contro le corazzature, decisamente superiore al molto più costoso tungsteno monocristallino.
UMORISMO CLERICALE
1 giorno fa
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