sabato 7 agosto 2010

Neri palloncini...


Questa notte la perderò a leggere parole di altri.
C'e' così tanto da imparare..
"Sarebbe ben comprensibile se uno, a motivo dell'irritazione per tante cose sbagliate, per il resto della sua vita prendesse in odio ogni discorso sull'essere e lo denigrasse. Ma in questo modo perderebbe la verità dell'essere e subirebbe un grande danno."
Parole di Socrate (in greco Σωκράτης, 470 a.C. – 399 a.C.), filosofo greco.
Pensieri partoriti 2500 anni fa...che ancora echeggiano nel nostro riflettere.
Mi domando dove sia il bandolo della matassa, ci siamo ingarbugliati in un milione di ragionamenti perdendone il filo...non riesco a comprendere.
Come in un viaggio, non è la meta ma il percorso per raggiungerla...dovrei adoperarmi in tal senso, vivere e non voler arrivare.

3 commenti:

  1. come la vedo io: non c'è nessuna meta, nessun viaggio. Nessuna verità e nessun essere. E in quanto all'adoperarsi...non c'è assolutamente nulla che si possa "fare".
    Ogni cosa semplicemente accade. Senza scopo e senza senso. Senza logica e senza giustizia.
    Rilassarsi e godersi lo spettacolo è l'unica cosa sensata. Ma anche qui...il rilassamento può solo accadere, o non accadere.

    ciao da Den Haag

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  2. Probabilmente hai ragione anche tu, l'abbandonarsi è l'unico modo per controllare gli eventi.

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  3. bisogna vivere e voler arrivare..
    nn che ci sia un vero e propio arrivo nella vita, ma un obbiettivo bisogna pur sceglierlo e come arrivarci dipende dal nostro modo di essere...

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