lunedì 30 maggio 2011

Mattina..

Vi è mai capitato di alzarvi la mattina con la voglio di mettere ordine nella vostra vita... e di riuscirvi!

domenica 29 maggio 2011

Cosa volete che vi dica?

Non è che ci sia molto da dire.
Sono le 21.00 e fuori dalla porta c'e' ancora luce.
Dentro...non saprei proprio cosa raccontarvi.
Reset.
CTRL - Alt- Canc.
Kill the process
Reboot
Take u time
Run
Start -Again

sabato 28 maggio 2011

Mondo semplice...


Osservare le città...
E domandarsi come l'uomo sia riuscito a fare tutto questo scempio.
In virtù di un progresso che avrebbe dovuto portarci a proliferare, siamo al punto di aver inquinato la stessa aria che respiriamo.
Senza sosta, travolti da un volano di percorsi che ci spingono in mille direzioni, sempre alla conquista di nuovi obbiettivi.
Tralasciando noi stessi...
Guardo le città. Mostri di ferro e cemento.
Una terra di mezzo conquistata da ambizioni e corruzione.

venerdì 27 maggio 2011

Ci sono tanti modi...

Non sempre si ha la forza di esercitare la difficile arte della pazienza.
Ma quando ci si riesce a fare largo tra le trame di queste menti attorcigliate, tutto appare limpido, nonostante la tempesta.
Umiltà e pazienza.
Due qualità rare a questo mondo.

giovedì 26 maggio 2011

Regole ed imposizioni..dall'alto

Credo che il termine Laico, si sposi in larga misura con il mio pensiero religioso.
Dodici apostoli, dodici costellazioni.
Antropoformizzare il sole.
Solstizi.
Ci nutriamo di natura e grazie ad essa prosperiamo.
La più grande blasfemia è proprio questa mancanza assoluta di considerazione per ciò che è più ovvio.
La natura e il suo divenire.

Dolore ...agli altri.

Mente locale...
Vorrei tanto poter comunicare con qualcuno e sapere.
Domandare del perchè il mio muoversi attraverso questo spazio sia causa di tanta sofferenza.

Tutto ciò che sfioro;
sfiorisce, muore o peggio...
nella migliore delle ipotesi prende ad agonizzare .

Sento il mio spirito dannato.
Soffro ogni dolore eppure non riesco ad oppormi a questo oscuro destino.

Vorrei avere un'anima ancora più fredda.
Nera e persa...per non curarmi della tempesta che il mio agire porta con se.
Ma non mi è dato questo privilegio.
Devo soffrire del mio stesso dolore, e penare assieme alle stesse anime gentili, che attratte da non so ben ancora quale inganno, finiscono flagellate dalle loro stesse lacrime.

Non voglio ferire nessuno...

Fuggite.
Bandite il mio nome.
Gettatemi nell'oblio, in quella solitudine che merito.

Eppure esisto...e il mio muoversi in questo tempo, pericolosamente non mi lascerà scamp
o, in questo dolore.

Fuggitemi lontano...
Dimenticate il mio volto e le mie parole.
Sarà un'alba migliore.



mercoledì 25 maggio 2011

Domani sempre più vicino...

I nostri nonni sono quasi tutti morti.
La memoria di un tempo in cui la guerra per noi era una dura realtà è dimenticato.
Acqua potabile dai rubinetti.
Corrente elettrica.
La possibilità di passeggiare all'aria aperta.
Ho tanto la sensazione che anche questo tempo stia per finire.
Il nostro di tempo.
E se esiste un monito divino, saremo noi stessi ad infliggere i colpi più duri.

venerdì 20 maggio 2011

Banche, e redditi...

ZEITGEIST La verità ci renderà liberi


Primo tra 14 spezzoni, questo filmato offre sicuramente curiosi spunti di riflessione...

Storia di Gesù...

Metto in seguito il primo collegamento per il filmato in versione integrale...

Comici che dicono cose vere, e persone serie che dicono cose che fanno ridere.

Referendum 2011 acqua

Non amo parlare di politica...ma in questo caso penso una menzione sia doverosa.

Brutta giornata...

La mente ci tortura, e il corpo ci abbandona.
Come abbiamo perso la strada per vivere serenamente?
Dove sono finite le cose semplici?
Siamo sempre più affamati...eppure obesi a furia di ingozzarci.

mercoledì 18 maggio 2011

Conversation...

Esistono molti modi per relazionarsi con il prossimo.
Il verbo è essenzialmente tutto.
In principio fu il verbo...l'inizio, seguì la creazione del mondo scibile...almeno così mi piace immaginare l'ordine delle cose.
Si vive immersi in un'infinità di suoni e rumori, un accavallarsi continuo di sonorità...un concertare di artisti a cui non sono in grado di dare un senso.
Eppure...
Noi spesso inconsapevoli autori del nostro agire...deteniamo il verbo dentro di noi, con il suo infinito potere.
Così in questi giorni ho voluto dire.
Sinceramente dire.
E sono stato capito.
Quale sia il mio futuro proprio non lo so neppure immaginare...ma ancora una volta varrà la pena vivere.


lunedì 16 maggio 2011

Basta ci sia un posto...

Si sceglie di essere ciò che si può, con fatica e dolore.
Alla ricerca di un senso, al quale i nostri passi dovrebbero tendere.
L'unica fine che vedo è in fondo a questo dannato pozzo...neppure un cazzo di appiglio per frenare la caduta.
Buon viaggio a tutti...ci si vede alla fine del viaggio.
Speriamo almeno ci sia il tempo di raccontarci come è andata.

domenica 15 maggio 2011

Belve e tenerezza...

Il primo pensiero davanti alla belva è la paura.
Ma non le si può sfuggire per sempre.
Cosa accade quando due belve si abbracciano in una stretta d'amore?
Posso le fiere esser capaci di amarsi lun l'altra?
Nel conflitto cosa rimarrà di loro?
...anche se devo ammettere a me stesso di non riuscire ad immaginare nulla di più affascinante che l'ignoto offerto dal domani...gli vado incontro, barcollando in questa nebbia che non vuole diradarsi.

Moralisti...

La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.
cit. Filippo turati

Porte dell'anima

Ci si aspetterebbe un mondo razionale, fatto di azioni e reazioni. Ove alle regole conseguano delle prospettive, esattamente come dallo scorrere rumoroso di cerchi di ferro su terra umida, ci si aspetterebbe una binario tracciato, una via inossidabile, un solco dal quale non divagare per chissà quale sciocca meta.
Eppure nonostante questa via, collaudata e sicura, la mente deraglia senza una ragione.
Smarrito cerco un perchè, una motivazione che mi indichi il nuovo sentiero.
... forsennato muovo i miei passi attorno a tutto ciò che ho, per cercare una mappa che quantomeno mi indichi il luogo, una bussola per orientarmi in questa palude, mi precipito cercare nei cassetti delle reazioni del passato...
nell'armadio dei ricordi di gioventù...
...nella bottega delle fantasie irrealizzate,
navigato persino a cercare nel sacco degli egoismi.
Ma nulla che mi riportasse una sola traccia di questa meravigliosa, bellissima e crudele follia.
Non ritrovo la mia ragione...Annaspo nel mio affogare alla ricerca di un appiglio nei ragionamenti equilibrati, schematici e ripetitivi, a cui assurgono a significare i mille riti delle nostre stesse insicurezze.
Ancora, mentre la mia mente affonda e i miei occhi rimangono sbarrati ad osservare questo delirio, si affacciano altre domande, come a voler aggiungere calci sulla testa e piombo nelle tasche.
Esiste davvero una ragione a tutto?
Un modo per spiegare ciò che non riesco a comprendere?
Come può questa follia esistere?
Da cosa trae nutrimento?
Come è possibile difendersi?
... rimane in questo indefinibile tormento, la voglia di prendere quel silenzioso pallone aerostatico, e volare lontano, staccando i piedi da un destino che ancora una volta non mi è dato di comprendere.

sabato 14 maggio 2011

Draghi e mostri

Ognuno di noi penso abbia dentro di se, creature sopite.
Mostri che con il tempo si riescono a domare...o almeno a nascondere...ma che in una maniera o nell'altra finiscono per dover esser affrontate.
A volte non è troppo tardi...

giovedì 12 maggio 2011

Domande,ed una buona dose di spirito...

Si riparte...tra poco.
Vi capita mai di chiedervi che cazzo ci fate in un determinato posto?
Come siete riusciti ad incasinare tanto le cose?
Credo sia una sorta di abilità innata, quella di ficcarsi in situazioni complicate.
Penso ci sia una relazione inversamente proporzionale con le ore di sonno...

Pensiero positivo.























Siamo vittime delle nostre menti.
Corpo, spirito, trascendenza, restano i frutti di uno stesso albero...la ragione.
Anche ciò che ci appare irrazionale o insensato, trova le sue radici nella terra delle esperienze, delle paure raccolte e mai estirpate.
La ragione nel suo evolversi, muta a difesa di se stessa, gettando sbarre alle finestre che oltre a difenderci da ciò che potrebbe arrivare da fuori, ci rinchiude inevitabilmente dentro.
Ove il nostro vivere, rimane confinato in se stesso. Prigioniero delle proprie paure. Ove la regola rimane la combinazione per aprire i lucchetti che ci separano dell'essere felici.
Eppure nonostante tutto questo, che sento vivo dentro me, trovo meraviglia e gioia nei doni che tutti i giorni la vita offre, in questo mondo che capisco sempre meno, in questo corpo che percepisco come sempre meno mio. Eppure rinsaldo la mia fede in questa mente le cui capacità mi appaino illimitate nella nullità del mio comprendere.

Ralph Supermaxierrore


A volte ce la si mette tutta...ma non sempre è abbastanza.
Anche quando hai la fortuna che qualche cosa ti si vada a conficcare dritta al cuore,... ma hai bisogno di tempo per sistemare le cose e vedere quanto tempo ci impiegherai a morire, ancora una volta.

mercoledì 11 maggio 2011

Fato..

Fato...
Quando cerchi di sfuggirgli...te lo trovi davanti alla porta di casa.

martedì 10 maggio 2011

Tu sei speciale!

L'immagine recita:

Chi è eccezionale?

Tu lo sei!

Ogniuno di noi, nelle proprie stranezze, assurdità, contraddizioni, follie è speciale, ma non solo, anche nelle banalità più cafchiane si rimane unici e speciali.

Frutto di un vissuto che per quanto semplice, è sempre passato e merita di esser ascoltato.

Dovremmo pretendere sempre il meglio per noi stessi, dove il meglio è in tutto ciò che ci circonda, a volte devo ricordarlo a me stesso, perchè trovarlo, richiede una ricerca, tanto impegno e voglia di amare...se stessi e gli altri.

lunedì 9 maggio 2011

Mettere ordine..nei pensieri

Sono decenni che accumulo roba su roba.

Scatoloni ammassati nella memoria.

Oggi mi ritrovo a volerli aprire tutti...prima che sia tardi per godere del ricordo di nomi e volti oramai dimenticati.

E magari, rammentando il passato, avere un'idea più precisa del mio percorso futuro.

sabato 7 maggio 2011

Autostrada...Puttana assassina

Quante anime hai strappato ai loro cari?
Irretisci con le tue suadenti curve morbide, invogliano ad osare di più.
Offri alcolici, sesso, e panorami mozzafiato...
Ma come una mantide Gelosa, di tanto in tanto esigi il tuo pegno di sangue.
Quante anime hai strappato a giovani che ancora dovevano sognare una vita?
Fiamme...
Sangue...
Sirene spiegate...
Poi il silenzio.

venerdì 6 maggio 2011

Dandy, posso dire di conoscerne almeno uno...vivo


La figura del dandy è una delle più fraintese della storia del costume. La sua identità viene convenzionalmente individuata, dalla vulgata massmediale, nelle forme di un'indefinita eccentricità, di una vaga stravaganza. In tal senso, il libro di Giuseppe Scaraffia è primariamente utile a chi vuole mettere a fuoco le generalità di uno stile di vita e di un modello di comportamento ben definiti e quasi irrimediabilmente scomparsi. Il dandy ha vissuto il suo momento di massimo fulgore e oscurità nel Novecento. E' stata una delle "figure del Novecento". L'identificazione del dandy novecentesco, distinto dal languido e prezioso esteta dell'Ottocento, e la certificazione del suo declino, iniziato negli anni Quaranta con il crollo delle élite aristocratiche e completato dal pro***** di omologazione operato dai media, sono le fondamentali premesse di una divertita e rigorosa indagine sull'esistenza di un mito disperso.

La squisita maschera del dandy viene svelata, con estro enciclopedico, attraverso la sapiente tessitura dei gusti, delle passioni, delle manie e delle inclinazioni di alcuni grandi protagonisti - perlopiù letterari, spesso francesi - del secolo scorso: Paul Morand, Drieu La Rochelle, Gabriele D'Annunzio, Jean Cocteau, Francis Scott Fitzgerald, Vladimir Majakovskij, Curzio Malaparte, Roger Nimier, Jacques Rigaut e molti altri. Perfezionista e solitario, assoluto individualista, asceta impeccabile e raffinato, il dandy persegue l'intento di "trasformare se stesso in opera d'arte" e "lo stile che si manifesta in ogni suo gesto è quello che resta della morale smarrita della modernità". La sua eleganza, austera e voluttuosa, "ricercata fino alla naturalezza, è l'insegna, continuamente rinnovata, di una maestà incognita, il vellutato memento di una grandezza segreta", e la sua immutabile disinvoltura è "il distillato di un disagio che nulla può mitigare".

Refrattario alle seduzioni del potere, sempre in cerca di nemici, fatalmente attratto dalle cause perse, "il dandy cerca invano nel volto dei vinti un'eco delle virtù che ama: il distacco da ogni interesse, l'ebbrezza di essere in minoranza, il gusto dell'azzardo e del gioco sempre più stretto con la morte". Il suo luttuoso e spavaldo edonismo è l'espressione di "chi sa che le gioie della vita valgono quanto il suo estinguersi". Scaraffia ridona alla figura del dandy la sua nobiltà e la sua profondità, e stende allo stesso tempo, indirettamente, un manifesto contro la volgarità, alla ricerca della bellezza perduta. Rintraccia una maschera, magnificamente inattuale, scolpita in un tempo e in uno spazio impossibili, e la fa affacciare, opportunamente nascosta, sul palcoscenico invisibile del nostro presente: inelegante, chiassoso e omologato. Offre, implicitamente, un antidoto contro gli assalti dell'imperante trivialità. E lo fa con spirito ludico, assistito da un'ironia vigile; ben consapevole, come Pierre Drieu La Rochelle, che ogni ritirata dalla modernità si rivela inattuabile, benché audace e affascinante.


E' importante marcare bene i confini che esistono tra lo snob e il dandy. Il primo è, come dice la parola, un falso aristocratico, un sine nobilitate (di cui la parola snob è l'accorciamento). Il termine entrò nel vocabolario comune all'inizio dell'Ottocento, in Inghilterra, volto a designare i giovani rampolli studenti delle famiglie borghesi benestanti.
Lo snob è un opportunista privo di consapevolezza individuale, desideroso di ascendere la scala sociale spacciando ruolo, rango e competenze al di sopra delle proprie limitate prerogative. Lo snob è un arrampicatore sociale, che disprezza i suoi simili credendo così di elevarsi ad un rango superiore. Si fa scimmia dei potenti, confida nel progresso e nella politica, diventa, per autoingannarsi, manichino indossante abiti all'ultima moda; al contrario del dandy, lo snob veste ciò che è nuovo, sia brutto o no - dato che ha i gusti personali congelati dal trendy-, mentre il dandy preferisce conciliare la bellezza con la moda, creando quel giusto miscuglio di originalità e classico che ritiene necessario per non sforare nell'eccentricità o nello stupido trendy dello snob della domenica.
Il dandy seduce e adora 'far piaceri'; lo snob 'non guarda in faccia nessuno'. Lo snob è cugino primo di quel borghese puritano contro cui Baudelaire e compagni si schieravano; oggi il borghese è in decadenza, o, a seconda dei punti di vista, si è evoluto nello snob, una sanguisuga che serve il potere e, appena ne ha l'occasione, maltratta i più deboli.
E, quando lo ritiene necessario, tenta di imitare il dandy, ma inutilmente. Crede di assomigliargli ostentando freddezza e distanza, mostrandosi superiore come la donna-sfinge di Wilde: enigmatica ma assolutamente priva di segreti. Ma il dandy, nonostante tutti gli sforzi dello snob per somigliargli, è al di sopra di lui e al di sopra di quelli davanti ai quali lo snob si umilia sperando, un giorno, di sostituirli. Il dandy vive sempre nel passato e, a volte, nel futuro; lo snob si arrabatta nel presente.

Perchè no?...

Da piccini si fanno e dicono tante cose.
Molte delle quali le perdiamo con il crescere...se di crescita si può parlare.
Mi fa sorridere pensare all'ironia racchiusa nella domanda: Perchè no?
Chissà quante volte posi questa domanda al mio ignaro interlocutore...
Ed oggi come allora mi ritrovo bambino nel dubbio, e ingenuamente pongo a me la stessa domanda.
Perchè no?
Dove risiede il limite...quale è il confine.
Forse dovrei smetterla di dire di no.
E cercare di prendere le cose così come vengono...
E godermi lo spettacolo.
Finalmente consapevole spettatore di ciò che accade!
Vale la pena tentare...io mi illudo di pensare.

giovedì 5 maggio 2011

Pellicole in bianco e nero e una comicità che non fa più ridere

Uomo di sabbia...

Polvere siamo e polvere ritorneremo...Così recitano le sacre scritture.
Ogni tanto riesco quasi a percepire questo lento disgregarsi dentro di me. Inesorabile, assoluto, definitivo.
Ambiamo a contenere noi stessi, quando siamo solo polvere gettata su questa terra, le cui azioni non potranno mutare nulla se non la nostra stessa inutile esistenza.
Quando l'unico profitto in tutto questo agire insulso, appare sensato nella propria discendenza. Ove gli occhi dei padri si sdoppiano in quelli dei figli.

mercoledì 4 maggio 2011

Risposte...

Non c'e' bisogno di fare domande quando si conoscono già le risposte.

Devo cercare di tenerlo a mente...

Guardarsi dentro...

Domande...
Come sarebbe tutto più semplice poter vivere senza porsene alcuna.
Ma non credo sia possibile, almeno non per un lungo lasso di tempo.
Forse sono ossessionato dal vivere, al punto tale da traguardare sempre troppo lontano, quando mi basterebbe vivere serenamente il presente.

martedì 3 maggio 2011

Film...a volte meritano d'esser guardati

Telefono...e tutto diviene complicato

L'uomo è frutto della sua evoluzione.
Gran parte della comunicazione avviene attraverso messaggi non verbali...la parola, spesso diviene superflua.
Oggi...il nostro maggior sistema di comunicazione è attraverso l'etere!
Si conversa amabilmente con pezzi di plastica, gesticolando e assumendo espressioni inutili...e dall'altra parte giunge solo ciò che l'altro è in grado di comprendere, attraverso i filtri della propria vita e le proprie sensazioni del momento.
Equivoci su equivoci, sempre più in contatto con tutti...eppure sempre più soli.
Parlare purtroppo non basta.
Allora ci confondiamo la mente con pornografia, esasperando il contatto fisico, alla ricerca di una comunione che non può arrivare da fuori, ma solamente da dentro.
Isolati nel nostro vuoto, urliamo dal profondo della grotta, in cerca di comprensione, ognuno a modo proprio.
Chi ha toccato il fondo, rinuncia anche alla pornografia e si rifugia in altro, sempre più in fondo, dove le convinzioni assumo posizioni inossidabili, pericolosamente indiscutibili, nella loro funzione di ancora di salvezza in questa deriva della solitudine.
Equilibrio.
Giusto mezzo.
Misura.
Riflettendo, immagino la giusta via, nelle radici della nostra natura, in quegli istinti primordiali che ci hanno permesso di crescere su questa terra.



lunedì 2 maggio 2011

Baia dei porci...

Puritanesimo: l'ossessionante paura delle masse che qualcuno da qualche parte possa essere felice.

Mi trovo in quella fase della vita in cui se una ragazza mi dice "No, vede io le sono profondamente grata, la ammiro tanto, la rispetto come genio...”
Ed io vorrei rispondere che preferire esser considerato solo come testa di cazzo

L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero. (O.W.)

Non so niente e non chiedetemi niente, ma se vorrete parlare di niente allora vi dirò la verità e potremo parlare per ore di niente

E' già un casino sopravvivere sino alla morte...

Omaggio ad un Dandy

Sapienza morbida...

Leggere.
L'immensità nel desiderio di dare un senso alla propria esistenza, incidendo parole su fogli di carta.
Sassolini bianchi che ci rammentano la via.
Cerco di non guardare troppo al passato, e neppure troppo al futuro.
Anche se mio malgrado il futuro mi investe continuamente, con la velocità del suo incedere.

domenica 1 maggio 2011

I limiti del conoscere

Il sapere è limitato.
Eppure per quanto si possa ambire ad apprendere, il sapere ci sfugge, spesso attraverso incomprensibili parole dettate da altrettante ambizioni.
Immaginare, affondare lo sguardo in quell'oceano blu, sconfinato, insondabile, delle nostre fantasie.
Abbandonarsi sereni, in quella corrente calda avvolgente dei pensieri che tutto possono, portandoci in mondi sconfinati, danandoci di tanto in tanto qualche meraviglia da trasportare ed annoverare tra le conoscenze di questo mondo.