Siamo vittime delle nostre menti.
Corpo, spirito, trascendenza, restano i frutti di uno stesso albero...la ragione.
Anche ciò che ci appare irrazionale o insensato, trova le sue radici nella terra delle esperienze, delle paure raccolte e mai estirpate.
La ragione nel suo evolversi, muta a difesa di se stessa, gettando sbarre alle finestre che oltre a difenderci da ciò che potrebbe arrivare da fuori, ci rinchiude inevitabilmente dentro.
Ove il nostro vivere, rimane confinato in se stesso. Prigioniero delle proprie paure. Ove la regola rimane la combinazione per aprire i lucchetti che ci separano dell'essere felici.
Eppure nonostante tutto questo, che sento vivo dentro me, trovo meraviglia e gioia nei doni che tutti i giorni la vita offre, in questo mondo che capisco sempre meno, in questo corpo che percepisco come sempre meno mio. Eppure rinsaldo la mia fede in questa mente le cui capacità mi appaino illimitate nella nullità del mio comprendere.
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