Gran parte della comunicazione avviene attraverso messaggi non verbali...la parola, spesso diviene superflua.
Oggi...il nostro maggior sistema di comunicazione è attraverso l'etere!
Si conversa amabilmente con pezzi di plastica, gesticolando e assumendo espressioni inutili...e dall'altra parte giunge solo ciò che l'altro è in grado di comprendere, attraverso i filtri della propria vita e le proprie sensazioni del momento.
Equivoci su equivoci, sempre più in contatto con tutti...eppure sempre più soli.
Parlare purtroppo non basta.
Allora ci confondiamo la mente con pornografia, esasperando il contatto fisico, alla ricerca di una comunione che non può arrivare da fuori, ma solamente da dentro.
Isolati nel nostro vuoto, urliamo dal profondo della grotta, in cerca di comprensione, ognuno a modo proprio.
Chi ha toccato il fondo, rinuncia anche alla pornografia e si rifugia in altro, sempre più in fondo, dove le convinzioni assumo posizioni inossidabili, pericolosamente indiscutibili, nella loro funzione di ancora di salvezza in questa deriva della solitudine.
Equilibrio.
Giusto mezzo.
Misura.
Riflettendo, immagino la giusta via, nelle radici della nostra natura, in quegli istinti primordiali che ci hanno permesso di crescere su questa terra.
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