giovedì 2 febbraio 2023

Parole scritte ...


 Viaggiare di macchina ad ore insolite permette in qualche modo di sintonizzare se stessi con esistenze trapassate.

Seppellite sotto montagne di Ego e insuccessi.

Eppure, sarà l'ipnotico incedere dell'auto su strade che per quanto serpeggino veloci sotto le ruote, alla fine sono sempre troppo rettilinee ed inesorabili nella destinazione, e nulla vale tentare di sbagliare strada, alla fine il destino è inevitabilmente segnato.

 Così nell'essere carnefici di se stessi, un giorno alla volta, si riscopre quella sublime nostalgia nelle note musicali, assordanti da toni esagerati e distorti, solo al fine di annullarsi in una corsa sempre contro se stessi.

Occasione unica e ripetibile di confrontarsi con il tempo trascorso, con gesti parole e dolore di altri, mascherati da sorrisi e un tono di voce stanco ed esausto, ove una risata è un grido di aiuto.

Ho ascoltato, parole talmente cristalline da essere attraversate dagli inutili.

Eppure, come scrissi altrove, mi crogiolo nel piacere della cultura, ben sapendo che non potrà, nella sua intima essenza, venir ammorbata dai metalli di quest'epoca così sterile.