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mercoledì 15 agosto 2012

Gli albatros matematici sanno volare?

Mi domando se il volo non sia una prerogativa esclusiva dei poeti?
Baudelaire rimarrebbe assai scosso da un affermazione del genere! Tra un paradiso e l'altro, sii intende.
A noi comuni mortali, rimane invece l'assurda presenza su questa terra, claudicanti, cerchiamo un posto dove distendere le nostre ali, spesso scomode ed ingombranti.
Tanto ingombranti che il comune senso della misura ci impone, regole e condotte, per imbrigliare cotanta esuberanza.
Viene spesso da desiderare una semplicità che non ci appartiene, un taglio netto a queste scomode appendici, per poter più agilmente accomodarci in prima fila...ma  a ben riflettere, Amo esser ciò che sono, anche se spesso vuol dire esser scomodo ed ingombrante.
Ancor più spesso solo, nelle mie inutili elucubrazioni.
Trovo irrinunciabili i miei piccoli grandi insuccessi, le mie ingenuità e soprattutto i sogni, gli stessi che mi accompagnano sempre, e ai quali non credo potrò mai rinunciare.
Forse anche i matematici sanno sognare,... quanto in alto, non mi è dato "ancora" di conoscerlo...
Ma esistono spazi infiniti aldilà della soglia, fuori dalla misura, lontano dalla certezza.

martedì 14 agosto 2012

Insolito...

Cambiare prospettiva e comprendere che si ha di più di quanto davvero si necessiti.

mercoledì 8 febbraio 2012

Pensiero Zen

Solo chi perde la strada, trova nuovi sentieri

martedì 7 febbraio 2012

Nifth scrive...

Lo sai solo tu, nel tuo intimo, quello che vuoi o avresti voluto provare.
Credo nella tua libertà e nel tuo modo di vivere. Il resto è una partita giocata spesso dal destino.
Non rinunciare a nessuna parte di te. Vivi la vita intensamente.

sabato 31 dicembre 2011

Auguri "non miei" di un buon 2012

"Auguri a tutti per l’anno 2012. Che sia un anno povero, ma bello!
Il prossimo anno deve essere l’anno del ricordo. Dobbiamo ricordare ogni viso, ogni tratto dei politici che hanno distrutto l’Italia. Dobbiamo, con un po’ di disgusto, ricordare tutte queste facce di merda che continuano a dare giudizi e consigli in televisione. Lo so, non è bello, dà il vomito, MA A VOLTE RITORNANO e bisogna ricordarsi di loro per impedire che si ripresentino alle elezioni del 2013.
Il Paese è ormai devastato: finanza, società, lavoro, impresa, ambiente. Per salvarsi i politici cercano di dividerci. Tutti contro tutti. Ogni giorno c’è una nuova classe da demonizzare, i pensionati, i dipendenti statali, gli evasori, i corruttori, i negozianti, i tassisti. La classe politica va azzerata e isolata. Per un Casini o un Fassino, un Cicchitto o un Brunetta va previsto l’isolamento sociale. Gli italiani non devono più avere rapporti con questa gentaglia. A Varese un negoziante ha avuto un’idea straordinaria. Ha appeso un cartello fuori dal suo negozio con l’avviso “Vietato l’ingresso ai politici”. Questa azione va replicata nei negozi di tutta Italia e non solo, anche nei taxi, nei cinema, in qualunque esercizio pubblico. Chi ha cancellato il futuro di almeno due generazioni di giovani e costretto i vecchi a lavorare fino alla morte non va dimenticato, non va lasciato libero di fare altri danni. Il secondo Paese europeo per emigrazione dopo la Romania è l’Italia. Laureati, diplomati, professionisti, quasi tutti giovani hanno lasciato la nostra terra. In compenso abbiamo i parlamentari più vecchi d’Europa. Nel blog e in una pagina Facebook “Vietato l'ingresso ai politici” ho pubblicato una locandina da appendere ovunque vogliate. La faccia è quella tipica del politico italiano, una faccia da culo. Lo riconoscete anche da lontano.
Siamo tutti preoccupati per quello che può succedere. Di sicuro aumenterà la disoccupazione e entreremo in una dura recessione. Ci saranno pochi soldi in giro e se li terranno ben stretti le banche. Ma può essere anche un anno con i suoi lati positivi. Molti giornali di partito chiuderanno dopo aver raccontato balle per decenni con i soldi pubblici. Consumeremo di meno e quindi inquineremo di meno. Il prezzo degli immobili precipiterà come è avvenuto in Spagna e in Inghilterra. La febbre del mattone scenderà e salveremo qualche prato, qualche angolo d’Italia. Può essere l’Anno del Risveglio, forse un po’ brutale per alcuni, in cui ci renderemo conto che non possiamo delegare le nostre vite con una croce su un simbolo elettorale, ma dobbiamo informarci, partecipare in prima persona alla cosa pubblica, dall’inceneritore sotto casa, alle leggi vergogna come lo Scudo Fiscale. Partecipare o essere schiavi. Capiremo che questa è una scelta, non un destino. E dipende da noi.
Vorrei richiamare alla realtà il professor Monti. Ha la faccia dell’onest’uomo, istruito, onesto. Fa parte di quella cerchia di persone dal tratto nobile che non si è mai esposta contro il Sistema. E ne ha sempre goduto i benefici Lui, come altri, avrebbe potuto mettersi in gioco in questi anni e non lo ha fatto. Per questo lo hanno scelto. Le prime misure che ha preso hanno favorito un solo soggetto: le banche. Il suo vice di fatto è Passera, l’ex amministratore delegato di Banca Intesa. Se due indizi fanno una prova, Monti è lì per salvare il culo alle banche, non all’Italia. Le imprese non hanno liquidità, i clienti non pagano e il primo a non pagare è lo Stato. Passera ha proposto di pagare le imprese con titoli di Stato. Geniale, il numero di imprenditori suicidi salirà. Lo Stato prima di chiedere alle imprese di pagare le tasse deve rimborsare i suoi debiti nei loro confronti, a iniziare dall’Iva. Il Paese va rifondato e per farlo bisogna partire dalle fondamenta, dalla Costituzione. Questa Costituzione garantisce i partiti ed esclude i cittadini. Il cittadino non può fare nulla. Non può indire un referendum propositivo. Se propone un referendum abrogativo è necessario raggiungere un quorum, se lo vince, come per la cancellazione del nucleare e dei finanziamenti pubblici ai partiti, la sua volontà è ignorata. Non ha il diritto di vedere discusse le proposte di leggi popolari. Non può neppure scegliere il candidato alle elezioni politiche. Se tutto questo è costituzionale questa Costituzione va cambiata al più presto con il concorso dell’intera Nazione come sta avvenendo In Islanda con votazioni on line. Fuori i partiti dalla democrazia, dentro invece i Movimenti e la partecipazione diretta dei cittadini." Buon anno da Beppe Grillo