domenica 15 maggio 2011

Porte dell'anima

Ci si aspetterebbe un mondo razionale, fatto di azioni e reazioni. Ove alle regole conseguano delle prospettive, esattamente come dallo scorrere rumoroso di cerchi di ferro su terra umida, ci si aspetterebbe una binario tracciato, una via inossidabile, un solco dal quale non divagare per chissà quale sciocca meta.
Eppure nonostante questa via, collaudata e sicura, la mente deraglia senza una ragione.
Smarrito cerco un perchè, una motivazione che mi indichi il nuovo sentiero.
... forsennato muovo i miei passi attorno a tutto ciò che ho, per cercare una mappa che quantomeno mi indichi il luogo, una bussola per orientarmi in questa palude, mi precipito cercare nei cassetti delle reazioni del passato...
nell'armadio dei ricordi di gioventù...
...nella bottega delle fantasie irrealizzate,
navigato persino a cercare nel sacco degli egoismi.
Ma nulla che mi riportasse una sola traccia di questa meravigliosa, bellissima e crudele follia.
Non ritrovo la mia ragione...Annaspo nel mio affogare alla ricerca di un appiglio nei ragionamenti equilibrati, schematici e ripetitivi, a cui assurgono a significare i mille riti delle nostre stesse insicurezze.
Ancora, mentre la mia mente affonda e i miei occhi rimangono sbarrati ad osservare questo delirio, si affacciano altre domande, come a voler aggiungere calci sulla testa e piombo nelle tasche.
Esiste davvero una ragione a tutto?
Un modo per spiegare ciò che non riesco a comprendere?
Come può questa follia esistere?
Da cosa trae nutrimento?
Come è possibile difendersi?
... rimane in questo indefinibile tormento, la voglia di prendere quel silenzioso pallone aerostatico, e volare lontano, staccando i piedi da un destino che ancora una volta non mi è dato di comprendere.

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