Confortati dei nostri recinti, impazienti come belve imprigionate, i nostri spiriti percorrono sentieri circolari, ben attenti a non incorrere nei confini elettrificati dei nostri stessi limiti.
Non provo nessuna vergogna nell'avere dei limiti, tutti noi ne abbiamo...
La miseria sta nel non affrontarli, lasciandoci sconfiggere, arrendevoli ad un destino già scritto, rinunciando a priori di percorrere sentieri nuovi.
Facendoci sopraffarre dall'insicurezza, pavidi a fornte di una vita ancora da vivere.
A volte bisognerebbe imparare ad affidarci per meglio scansare le fatiche inutili, ma questa rimane tutta un'altra storia.
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