Uno, nessuno, centomila.
Ma la sostanza di cui siamo pregni traspare.
Possiamo vestirci con abiti luccicanti e brillare di riflesso al sole.
Possiamo essere scuri come la notte e assecondare la tenebra.
Possiamo sfuggire al nostro destino, almeno per un po.
Possiamo persino illuderci che la vita si sia dimenticata di noi.
Ma alla fine dei giochi, quando guarderemo in faccia al nostro passato e scivolerà tra le nostre dita l'ultimo pezzetto di spago.
Ho la ferma convinzione che non basteranno i raggi di sole e neppure gli angoli bui a darci conforto.
Guarderemo in faccia noi stessi.
E sarà davvero tardi per pronunciare anche un solo "mi dispiace".
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