sabato 31 luglio 2010
Sorprendersi...
Demoni dentro...
venerdì 30 luglio 2010
Divorati dalla paura...
Ritirarsi dai giochi...
giovedì 29 luglio 2010
Fermate il mondo...
Destino...
mercoledì 28 luglio 2010
Abissi e la mente
Libero Arbitrio e S,Agostino
martedì 27 luglio 2010
Sorprese...
Non adoro le sorprese...
non disdegno quasi mai il sorprendermi.
Difficilmente gioco, molto più spesson di quanto coscientemente non voglia mi trovo a scommettere con la sorte.
Mi meraviglio delle ombre gettate dagli esseri che mi circondano, sfumature delicate che innaturalizzano le sagome e gli sguardi.
Oggi, in questa giornata di sole d'estate,mi ha colpito uno sguardo.
Il destino ha rilanciato sul suo tavolo da gioco...
Ancora mi ritrovo a riflettere se raccogliere il guanto della sfida ed elaborare le immagini.
Trarne profitto e magari distruggere qualche altra convinzione?
Il fato conosce i giocatori seduti al tavolo, non può perdere, è un banco truccato, eppure drogati i commensali banchettano a base di icore nero.
Non è poi così male, almeno sa di qualche cosa.
Un amico ferito, da una cosa più grande di noi, incomprensibile, folli, eppur vere.
Nulla mi ha colpito di più che vedere la volontà di tenere duro, esser forte per tutti, carico oltre lo stremo, eppure gettare una stretta di mano vigorosa e uno sguardo che specchio dell'anima non riesce a nascondere l'abisso. Una caduta le cui lacerazioni hanno di per se già mutilato l'uomo e folgorato l'anima.
Ho visto....e mi addoloro, ma già fa eco la voce di chi dice, si riprenderà, ci si riprende sempre...
Ghiande e Ambrosia....
Se stessi...
Voci Lontane...
Poso il mio sguardo lontano.Forse lontano non è! Chissà quanto lontano riescono a traguardare le formiche?!
Nell'infinito non sono nulla, e nell'umanità non sono che un'altro essere in via di decomposizione.
La trasformazione che avvolge e permea le cose in maniera così insesorabile senza sosta, mai pigra, sempre all'opera.
Rimbombano assordanti gli echi delle voci lontane, tutte a vibrare nei fluidi consumando l'energia. A volte un solo respiro, una sillaba ripetuta all'infinito.
Se tendo l'orecchio ascolto i lamenti di disperazione di chi ha perduto.
Se provo a tapparmi le orecchie i miei pensieri mi sfondano la testa.
Che cosa sia la pace ancora non mi è dato saperlo.
Confini perduti, voci lontane, retaggi antichi di passioni irretite.
Volgo il mio sguardo lontano e inciampo nel primo gradino....