lunedì 1 febbraio 2021

Attesa...


Comprendo forse perché vivo e non semplicemente perché trascino i miei piedi da una parte o dall'altra.
Poi chissà quale sia la comprensione alla quale assurgo? Forse quella di estendermi dalla mediocrità che tanto biasimo.
Ho ascoltato parole di sofferenza, come se l'accaduto fosse troppo difficile da comprendere, troppo assurdo per essere vero.
Troppo duro per essere accettato.
E allora ancora dolore...
Paura.
Timore.
Porte che si chiudono.
Un cuore che avvizzisce ad ogni messaggio, ad ogni giorno passato lontano...ad ogni ...silenzio.
Bisogna indossare la maschera migliore, sempre smagliante, come se bisognasse sempre dominare la scena di questo ironico, folle, dissacrante palcoscenico.
Quando, proprio in fondo alla sala, si può imparare da tutta la platea, e magari accorgersi che la commedia, alla fine non valeva il biglietto.
   


 

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