Mi trovo spesso a ricercare la sapienza antica, quel verbo andato perduto. Ricercare e ove possibile ripercorrere quei passi percorsi da altri...per allungare e rilanciare un'esplorazione della conoscenza.
Percorsi e modi che percorrono distanze in infinite direzioni, sempre diverse nel luogo ma tanto simili nel mezzo.
Oggi mi domando il perchè si continui a ricercare il perduto. Dove conducono i nostri passi? Perchè perdiamo il sapere, tanto da doverlo ricercare continuamente?
Dove è la nostra arroganza?
Perchè non riusciamo ad imparare dai nostri pregressi errori?
In un perpetuo involvere, ci dimentichiamo della memoria, progettando sistemi sempre più sofisticati che ricordano per noi.
Ci portiamo in tasca il nostro sapere, lasciando ad altri il compito di catalogare le nostre esperienze.
Mi domando spesso a quale fermata scenderà il nostro divenire consapevole.
Sino a quando saremo padroni del nostro destino.....lo siamo davvero?
Percorsi e modi che percorrono distanze in infinite direzioni, sempre diverse nel luogo ma tanto simili nel mezzo.
Oggi mi domando il perchè si continui a ricercare il perduto. Dove conducono i nostri passi? Perchè perdiamo il sapere, tanto da doverlo ricercare continuamente?
Dove è la nostra arroganza?
Perchè non riusciamo ad imparare dai nostri pregressi errori?
In un perpetuo involvere, ci dimentichiamo della memoria, progettando sistemi sempre più sofisticati che ricordano per noi.
Ci portiamo in tasca il nostro sapere, lasciando ad altri il compito di catalogare le nostre esperienze.
Mi domando spesso a quale fermata scenderà il nostro divenire consapevole.
Sino a quando saremo padroni del nostro destino.....lo siamo davvero?
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