sabato 5 novembre 2011

Venti di guerra e giochi di potere





Dal Blog di Beppe grillo http://www.beppegrillo.it/2011/11/la_terza_guerra_mondiale/index.html ho estratto questo post, che incarna in maniera abbastanza realistica un probabile scenario futuro...Traetene le vostre conclusioni, ma soprattutto siate pronti.

Il Guardian di Londra e il New York Times ipotizzano nei prossimi mesi un attacco all'Iranda parte di Stati Uniti e Gran Bretagna. Si prevedono intensi bombardamenti aerei, il lancio dalle portaerei di missili Tomahawk, che colpiscono un obiettivo nel raggio di 1.287 km, e gruppi di intervento sul territorio. La Gran Bretagna avrebbe già dato disponibilità di una base nell'Oceano Indiano. L'urgenza dell'attacco sarebbe dovuta al fatto che l'Iran renderà presto impossibile distruggere i siti nucleari, trasferiti in bunker fortificati. Il programma nucleare iraniano aveva subito un forte rallentamento dopo il cyber attacco via Rete effettuato sulle macchine presenti nei suoi laboratori dal virus Stuxnet, attribuito a Israele e agli Stati Uniti. Metà delle centrifughe fu messa fuori uso, ma, dopo l'identificazione del virus, il programma è ripreso a pieno ritmo. L'Iran dispone di uranio arricchito sufficiente per realizzare quattro bombe nucleari. Nessuna delegazione internazionale ha però dimostrato che Teheran abbia altri scopi per il nucleare che non siano civili. Gli Stati Uniti stanno stringendo i loro rapporti militari con i governi "amici" nella regione: Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi, Oman, Kuwait e Qatar.
Un attacco all'Iran equivale a una dichiarazione di guerra alla Cina che questa volta non rimarrebbe indifferente come in Libia, con cui aveva preso accordi per il petrolio. Nel 2007 il post "Petrolio e terrorismo" del blog riportava: "Chi controlla il Golfo Persico, dove sarà estratto il 30% dell’intero fabbisogno mondiale, controlla l’energia e chi controlla l’energia controlla il pianeta. La richiesta crescente di energia (la sola Cina passerà dagli attuali 7 milioni di barili al giorno a 16, 5 milioni nel 2030) coinciderà con la concentrazione dell'estrazione di petrolio nel Golfo Persico." L'attacco all'Iran, per molti osservatori, può essere la premessa alla Terza Guerra Mondiale. La Cina, grazie a un accordo con Islamabad, è presente dal 2011 nella base militare pakistana di Gwadarche si aggiunge alle basi nell'Oceano Indiano in Bangladesh, Birmania e Sri Lanka. Gwadar permette alla Cina di presidiare le rotte del Golfo Persico percorse dalle sue petroliere. Sia la Cina che il Pakistan sono potenze nucleari. Attaccare l'Iran è come gettare un fiammifero in un pozzo di petrolio. Dio non gioca a dadi, ma Obama forse sì. Con la nostra pelle.

1 commento:

  1. Che gli Stati Uniti volessero attaccare l'Iran si immaginava da tempo; peraltro, una mia amica che c'è stata di recente me l'ha descritto come un paese bellissimo (l'Iran, intendo), parecchio diverso rispetto a come ce lo tramanda la cultura occidentale e dove la libertà delle donne non è poi così repressa. Certo, la mia amica l'ha visitato da turista, e gli occhi del turista, si sa, colgono solo la superficie, che spesso appare migliore di quello che è.
    Considerazioni di questo tipo a parte, voglio vedere stavolta che cosa si inventeranno gli Stati Uniti per dichiarare guerra all'Iran.

    Obama è il peggio del peggio. Si è dimostrato peggio di Bush. Del resto a me, con quella faccetta da bravo ragazzo, non aveva mai incantato.
    So che è una considerazione utopica, ma c'è un modo per svincolarci tutti dal Potere che consegue a chi controlla l'energia: ridurre il fabbisogno energetico. E questo lo possiamo decidere solo noi, che siamo i consumatori finali.
    Non auspico certamente un ritorno alla luce delle candele, ma sicuramente ad una drastica diminuzione di tanti apparecchi tecnologici di cui non abbiamo affatto bisogno, se non per soddisfare i nostri desideri indotti dal sistema del marketing.
    Alla fine il mondo non è un qualcosa che si definisce da sé, ma è come lo costruiamo noi.

    Un saluto.

    P.S.: certo che lo scenario descritto nel post è agghiacciante. D'altra parte a volte penso pure che sarebbe meglio se l'intera umanità si estinguesse, così il pianeta terra rifiorirebbe. Chissà se chi verrà dopo di noi saprà fare di meglio?

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