Mi ero fatto un'idea tutta mia della passionalità legata al passare del tempo.
In qualche modo la relegavo ad un'età, un periodo non ben definito nel quale confinare le vivacità dello spirito e de corpo.
Naturalmente mi sbagliavo, non in modo assoluto, ma è difficile immaginare senza la percezione dell'attimo presente.
Il corpo come lo spirito è in continuo mutamento, così come le sensazioni, le fantasie ed i desideri.
Sempre più difficili da percepire le prime, sempre più disillusi gli ultimi.
Eppure, se posti nella predisposizione d'animo corretta, lo spirito di cui siamo materia, ci risponde.
Restituendoci quella luce di cui, gli anni ci hanno in qualche modo adombrato.
Un monito a non dimenticare, la vocazione per cui siamo dannati, nella forma e esitanza, ove gli anni, non son altro che la data di una volontà maturata in evoluzione, la quale se ben foraggiata è in grado di portarci su sublimi stati di consapevole piacere.
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