domenica 15 gennaio 2017

Nera insonnia...

Vi capita mai di non riuscire a prendere sonno?
A me continuamente.
Esausto da una giornata di affanni e tribolazioni, eppure non appena la testa poggia sul cuscino, il mondo dei ricordi prende a gironzolare come una vecchia giostra davanti agli occhi.
A volte mi chiedo se le idee raccolte del mattino, non siano invece il frutto di un meticoloso elaborato inconscio della notte.
E di dormire, se ne scrive, ma di abbracciare il morbido ed avvolgente Morfeo neppure l'idea.
Quali siano i pensieri?
Molteplici e diffusi, così polverizzati nella memoria da riuscirne a malapena a seguire il filo.
Eppure...
chissà per qual ragione, al risveglio, il vissuto onirico, lo si veste come un abito mal indossato.
Gli occhi raccontano agli astanti il mancato quanto caritatevole riposo.
Non che me ne curi, normalmente le comparse di questa esistenza risultano esser sempre prese da mete così lontane da risultare impossibili per una vita sola.
Vivendo come se dovessimo farlo per sempre, ci avvicendiamo verso la nostra non esistenza.
Imbottigliati nel nostro dovere.
Intrappolati in un non vivere collettivo.
Imprigionati nella matrice del nostro tempo.
Trovare il coraggio e la forza per spezzare le catene dell'ignoranza ed immaginare un mondo nuovo.
Un nuovo modo di concepire la vita.
Passeranno altri anni.
Molti, forse, verranno dopo di noi.
E a loro, lascio queste parole frutto del mio tempo.
Consapevolmente perso nel mio futile non divenire.

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