Chissà perché la memoria gioca con la nostra esistenza.
Di tanto in tanto il "Giullare" viene a farmi visita, mi lascia un tarlo e se ne va, lasciandomi tra il meditabondo e lo stupito...poi nulla, tutto continua a scorrere, ma come se un altro singolo piccolo pezzo fosse andato via.
Guardo il treno della vita scivolare via dallo sguardo.
Quante carrozze, quanti passeggeri, compagni di viaggio...persone alle quali ho sorriso e teso una mano nel tempo. In un bilancio tra il buono e il cattivo che tanto mi preoccupa, nella volontà del fato di voler pareggiare i conti.
Ma forse questa esistenza come quella di tutti noi non ha alcun senso, se non quella di transitare in questa vita, veder ingrigire i propri sguardi e poi appassire nei dolori e ricordi di un tempo che è andato ove tutto era possibile, ove un uomo era affacciato al domani e sospirava pieno di quella voglia di essere protagonista che con il tempo si finisce per dimenticare.
Essere protagonisti della propria vita. Libero si scegliere! come un ratto in un recinto che percorre i suoi sentieri convinto che tutto possa essere in divenire, quando è solamente un sentiero tracciato tra molti, nell'illusione di poter raggiungere una meta, ci affanniamo nei dedali a fronteggiare i Minotauri messi li dalla nostra bramosia.
Un esistenza che si spegne e accalca i nostri ricordi, rendendo il passato sempre più lucido e il futuro più incerto.
In quale follia si baloccherà la mia vita? Alla fine, il mio unico divenire, è nel non esistere.
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