Per varie vicissitudini...il solito caso, mi sono ritrovato a ripercorrere gli stessi passi del mio passato.
Il fiume del tempo scorre veloce sotto i miei piedi, e mai come adesso, i luoghi di un tempo andato mi appaiono lontani nel tempo, ma così vicini a rappresentare la persona che sono diventata.
In questo luogo sono nato e vissuto.
Vissuta la tenera età, il momento di crescita nel quale a tutto si pensa forchè al divenire in declino.
Quì ho perso un fratello.
Uno tra i miei migliori amici.
Quì ho lasciato la mia fanciullezza.
Ora, in questa sera di calda brezza estiva, mi ritrovo a percorrere gli stessi passi di un tempo.
Molte cose sono cambiate, io sono cambiato.
Il tempo mi vuole grasso e lento.
La mia mente vorrebbe avere il modo per tornare ad un tempo che oramai è sfuggito alla rete della comprensione.
Comprendo il mio divenire in inconsistenza, gli eventi assumono insignificanti proporzioni.
E mi ritrovo a pensare a quando avverrà il mio prossimo passaggio per questi sentieri della memoria.
Comprendo solo oggi, della necessità istintiva che pervade il mio spirito di evadere i luoghi ed il tempo.
Questi luoghi, gli stessi luoghi, barbaramente calpestati da volti stranieri, sono per me un santuario adorato e temuto, nei miei ricordi.
Racchiudono in se il valore di tutto ciò che è andato perduto.
Insopportabilmente perso, nel non senso di questa esistenza dannata.
Il fiume del tempo scorre veloce sotto i miei piedi, e mai come adesso, i luoghi di un tempo andato mi appaiono lontani nel tempo, ma così vicini a rappresentare la persona che sono diventata.
In questo luogo sono nato e vissuto.
Vissuta la tenera età, il momento di crescita nel quale a tutto si pensa forchè al divenire in declino.
Quì ho perso un fratello.
Uno tra i miei migliori amici.
Quì ho lasciato la mia fanciullezza.
Ora, in questa sera di calda brezza estiva, mi ritrovo a percorrere gli stessi passi di un tempo.
Molte cose sono cambiate, io sono cambiato.
Il tempo mi vuole grasso e lento.
La mia mente vorrebbe avere il modo per tornare ad un tempo che oramai è sfuggito alla rete della comprensione.
Comprendo il mio divenire in inconsistenza, gli eventi assumono insignificanti proporzioni.
E mi ritrovo a pensare a quando avverrà il mio prossimo passaggio per questi sentieri della memoria.
Comprendo solo oggi, della necessità istintiva che pervade il mio spirito di evadere i luoghi ed il tempo.
Questi luoghi, gli stessi luoghi, barbaramente calpestati da volti stranieri, sono per me un santuario adorato e temuto, nei miei ricordi.
Racchiudono in se il valore di tutto ciò che è andato perduto.
Insopportabilmente perso, nel non senso di questa esistenza dannata.
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