sabato 29 novembre 2014

Never Fall in Love with a Scuba Diver







Mai innamorarsi di un sub.
Andrà al mare ogni weekend senza avere un’abbronzatura perfetta. I suoi capelli non saranno mai asciutti ed i suoi baci avranno spesso il sapore del sale. Avrà una barba trascurata e possederà più costumi che cravatte. Passerà il tempo volando verso posti in cui il telefono non prende e viaggerà attraverso la Foresta Amazzonica con persone che conosce a malapena. Cercherà di farti assaggiare la birra locale a tutti i costi e se ammetterai di avere paura degli squali, ti prenderà in giro.
Sarà affascinato dalle cose che le altre persone trovano strane o brutte e flirterà attraverso le bolle. Nessun viaggio sarà più interessante di quella volta che si è immerso con uno squalo balena, o di quella notte che ha ballato con abitanti di Palau. Amano le cene sofisticate almeno quanto indossare le scarpe, e possono passare ore fissando l’oceano senza ascoltare niente di ciò che stai dicendo.
Ma se, per caso, dovessi innamorarti di un tritone, se una sirena dovesse rubarti il cuore senza volertelo restituire, non lasciar seccare le sue branchie. Lasciateli scivolare tra le onde.Lasciateli vivere nel loro, altro mondo. Fategli vivere un’avventura, magari ai piedi di una cascata, e immergetevi nell’ignoto. Imparate a dire “grazie” in dieci lingue diverse, a guardare cose talmente incredibili che non avrete parole per descriverle. Permettetegli di mostrarvi come l’oceano cambia le persone.
Un sub non vi amerà mai più di quanto ami il mare, ma vi amerà per sempre condividendo il suo amore con voi.

domenica 9 novembre 2014

Quello che una donna potrà fare quando si sentirà triste....


Mia nonna diceva che quando una donna si sentirà triste,
quello che potrà fare è intrecciare i suoi capelli: così il dolore rimarrà intrappolato tra i suoi capelli e non potrà raggiungere il resto del corpo.
Bisognerà stare attente che, la tristezza, non raggiunga gli occhi, perché li farà piangere e sarà bene non lasciarla posare sulle nostre labbra, perché ci farà dire cose non vere; che non entri nelle tue mani – mi diceva – perché tosterà di più il caffè o lascerà cruda la pasta: alla tristezza piace il sapore amaro.
Quando ti sentirai triste, bambina, intreccia i capelli: intrappola il dolore nella matassa e lascialo scappare quando il vento del nord soffia con forza.
I nostri capelli sono una rete in grado di catturare tutto: sono forti come le radici del vecchio cipresso e dolce come la schiuma della farina di mais.
Non farti trovare impreparata dalla malinconia, bambina, anche se hai il cuore spezzato o le ossa fredde per ogni assenza. Non lasciarla in te, con i capelli sciolti, perché fluirà come una cascata per i canali che la luna ha tracciato nel tuo corpo.
Intreccia la tua tristezza – mi disse – intreccia sempre la tua tristezza.
E, domani, quando ti sveglierai con il canto del passero, la troverai pallida e sbiadita tra il telaio dei tuoi capelli.*
[Paola Klug]

sabato 8 novembre 2014

Tempesta....

A qualcuno, in un momento di sincero confronto, dissi; non devi per forze esser buona con tutti.
Un consiglio prezioso, rivisto nello specchio delle proprie esperienze.
Imparo ogni giorno a conoscere il mare, un microscopico avanzare nelle sue immensità...
Oggi un buon tempo, domani forse la tempesta.

mercoledì 5 novembre 2014

Clessidra...

A chi nello scorgere il tempo passato trova solo i timori per un orrido futuro...non rimane che rompere la clessidra!....

lunedì 3 novembre 2014