lunedì 20 giugno 2016

Esistenza dopo esistenza....



Nel ventre di una madre c'erano due bambini. Uno ha chiesto all'altro:
"Ci credi in una vita dopo il parto?" 
L'altro ha risposto:
"È chiaro. Deve esserci qualcosa dopo il parto. Forse noi siamo qui per prepararci per quello che verrà più tardi". "Sciocchezze". Ha detto il primo. 
"Non c'è vita dopo il parto. Che tipo di vita sarebbe quella?" 
Il secondo ha detto: 
"Io non lo so, ma ci sarà più luce di qui. Forse noi potremo camminare con le nostre gambe e mangiare con le nostre bocche. Forse avremo altri sensi che non possiamo capire ora".
Il primo replicò: 
"Questo è un assurdo. Camminare è impossibile. E mangiare con la bocca!? Ridicolo! Il cordone ombelicale ci fornisce nutrizione e tutto quello di cui abbiamo bisogno. Il cordone ombelicale è molto breve. La vita dopo il parto è fuori questione".
Il secondo ha insistito: "Beh, io credo che ci sia qualcosa e forse diverso da quello che è qui. Forse la gente non avrà più bisogno di questo tubo fisico".
Il primo ha contestato: "Sciocchezze, e inoltre, se c'è davvero vita dopo il parto, allora, perché nessuno è mai tornato da lì? Il parto è la fine della vita e nel post-parto non c'è nient'altro che oscurità, silenzio e oblio. Lui non ci porterà da nessuna parte".
"Beh, io non so", ha detto il secondo, "ma sicuramente troveremo la mamma e lei si prenderà cura di noi". 
Il primo ha risposto: "Mamma, tu credi davvero a mamma? Questo è ridicolo. Se la mamma c'è, allora, dov'è ora?" 
Il secondo ha detto: 
"Lei è intorno a noi. Siamo circondati da lei. Noi siamo in lei. E per lei che viviamo. Senza di lei questo mondo non ci sarebbe e non potrebbe esistere". 
Ha detto il primo: "Beh, io non posso vederla, quindi, è logico che lei non esiste".
Al che il secondo ha risposto: "A volte, quando stai in silenzio, se ti concentri ad ascoltare veramente, si può notare la sua presenza e sentire la sua voce da lassù".

Cit. Utmutato a Léleknek

domenica 12 giugno 2016

The sound of silence...



The sound of silence Simon & Garfunkel

Hello, darkness, my old friend   
I've come to talk with you again     
Because a vision softly creeping              
Left its seeds while I was sleeping          
And the vision
That was planted in my brain     
Still remains
Within the sound of silence 
In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone  
Beneath the halo of a street lamp      
I turned my collar to the cold and damp      
When my eyes were stabbed          
By the flash of a neon light 
That split the night
And touched the sound of silence
And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more
People talking without speaking   
People hearing without listening
People writing songs that voices never share...                
And no one dare  
Disturb the sound of silence.      
"Fools," said I, "you do not know
Silence like a cancer grows."        
"Hear my words that I might teach you, 
Take my arms that I might reach you."               
But my words like silent raindrops fell,                    
And echoed in the wells of silence. 
And the people bowed and prayed                
Testo trovato su http://www.testitradotti.it
 
To the neon god they made.    
And the sign flashed out its warning     
In the words that it was forming. 
And the signs said: "The words of the prophets 
Are written on the subway walls          
And tenement halls,                 
And whisper'd in the sound of silence."   

Il suono del silenzioSimon & Garfunkel

Ciao, oscurità, mia vecchia amica
Sono di nuovo qui per parlarti ancora
Perché una visione, arrampicandosi dolcemente,
Ha lasciato i suoi semi mentre stavo dormendo
Che si è piantata nella mia mente
Ancor rimane 
Dentro il suono del silenzio
Nei sogni inquieti camminavo solo
Vicoli stretti di acciottolati,
Sotto il cerchio di luce di un lampione
Alzai il mio bavaro per il freddo e l'umidità
Quando i miei occhi furono accecati
Dal lampo di una luce al neon
Che spezzò la notte 
E toccò il suono del silenzio.  
E nella nuda luce vidi      
Diecimila persone, forse più.  
Gente che parlava senza comunicare
Gente che udiva, senza ascoltare
Gente che scriveva canzoni che le voci non potevano condividere
E nessuno che osi
Di disturbare il suono del silenzio
"Idioti" dissi io "voi non sapete
Che il silenzio come un cancro cresce
Sentite le parole che posso insegnarvi,
Prendete le mie braccia così che possa raggiungervi"
Ma queste mie parole come sileziose gocce di pioggia caddero
E risuonarono nei pozzi di silenzio.
E la gente si inginocchiò e pregò in adorazione
Del Dio Neon che aveva creato.
E l’insegna lampeggiò il suo avvertimento
Con le le parole che lo formavano.
E il messaggio recitava: "Le parole dei profeti
Sono scritte sui muri della metropolitana
E negli androni delle case popolari,
E sono sussurrate nel suono del silenzio"

sabato 11 giugno 2016

Lungo viaggio...

Ogni Lungo Viaggio, incomincia con un singolo passo...Cit.

Beauty...

Più sarai in armonia con te stesso e meglio potrai far stare le persone che ti sono accanto.

venerdì 10 giugno 2016

Generation...

Mi viene da domandarmi che vi sia successo?
Cosa vi hanno fatto?!Cosa via abbiamo fatto!
Mi guardo attorno e vedo i miei vent'anni di un tempo andato;
vedo i vostri giovani occhi affacciati al mondo che hanno smesso di di traguardare l'orizzonte, confinati nel display di un dispositivo mobile.
Un tempo, le canzoni recitavo, che proprio noi, gente di mare, portavamo negli occhi, la voglia di avventura; essendo noi stessi, avvezzi a posare quotidianamente lo sguardo su quel magico orizzonte fornitoci dal mare, lasciando alla nostra immaginazione lo spazio per poter fantasticare su  genti e culture a noi così lontane, lasciandoci nel cuore il desiderio di esplorare un si vasto mondo, inchinato e prostrato ai nostri desideri.
L'unico limite che ricordo aver avuto, la volontà. Tutto era possibile, tutto alla portata.
Oggi, ascolto con grande interesse le vostre voci, incrocio il vostro sguardo, osservo il vostro incedere in questo mondo.
Non più la gioia di vivere l'avventura, ma il correre precipitosi alla ricerca di un posto, di un rifugio, di un posto sicuro.
Come se sulla vostra tessa dovessero piovere meteore.
Non più il coraggio di un idea, se non la ribellione, a chi per diritto acquisito di paternità, annovera un disilluso controllo.
Ben sapendo che la vita stessa, sarà palestra inesorabile e giudice implacabile per ogni capriccio o fallimento.
Prigionieri della vostra stessa immagine, recitate una parte in questo spettacolo che è la vita, rassomigliando tutti a modelli dettati più da politiche commerciali che da un senso di appartenenza.
Schiavi dell'opinione altrui, finite con il mancare le occasioni che ogni giorno dovreste cercare di afferrare; vi vedo passeggeri del vostro tempo, aspettando che l'occasione giusta vi possa cambiare la vita dall'amaro in bocca.
Quando dovreste essere cavalieri erranti, su questa terra in cerca di una sfida abbastanza ardua da rischiare di mettere a repentaglio la determinazione stessa.
Invincibili nel vostro destino.
Guardate le televisione, assorbendo immagini che vi plasmano e vi rubano la voglia di vivere.
Vi osservate in mille foto piene di sorrisi, e poi tornando a casa, in voi non resta il ricordo, ma una  porta affacciata su un altro giorno  con  indosso la solitudine di una foto archiviata su un album elettronico commentato da quasi estranei.
Io dico:
Che vi importa dell'opinione altrui! Studiate per voi stessi, non per i voti. Imparate per esser migliori, non per il premio.
Correte più forte che potete, non per vincere, ma per esserci e sentire il cuore che batte e il sangue che pompa nelle vene! Ricorda che la forza che hai oggi, non la avrai più domani.
Goditi ogni singolo istante, anche il più doloroso!  sarà proprio quest'ultimo a farti apprezzare ancora di più la gioia.
Non anestetizzarti la mente! Vivila pienamente.
Non importunare il prossimo! La colpa non è mai degli altri, siamo noi stessi i  carnefici della nostra vita.
Smettila di guardare e porre giudizi! Un tempo si diceva fosse prerogativa di un dio, quella di porre in giudizio.Oggi  misurate il vostro successo, non in base a quello che siete dentro, a ciò che appare fuori...agli altri.
Smettetela di mangiare con gli occhi! Spesso le cose più buone hanno un aspetto Orribile. Molte volte vale lo stesso per le persone.
Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi! Ma fatelo per trovare la pace in voi stessi...non per avere qualche cosa in cambio.
Cercate di comprendere quello che desiderate davvero, o almeno siate certi di cosa Davvero non volete per la vostra vita.
Cercate  un amico sincero. Un amico è colui che nonostante veda il peggio di voi, alla fine resta li pronto a darci un calcio nel culo se ce lo meritiamo.
Diffidate da chi sorride sempre. A volte la vita ci viene addosso dura, e fa male. Imparate a cadere.
E poi rialzatevi, con uno sguardo di sfida, pronti a  ricominciate a correre.
Di tanto in tanto prendete fiato, e lasciate uscire le nebbie che vi sono dentro...
Siete migliori di quanto possiate immaginare, ma i primi a doverci credere dovete essere voi.
Nell'amore non cercate la salvezza, aggrapparsi ad una persona quando si sta affogando, può solo trascinare a fondo anche l'altro, e amare vuol dire, volere il bene dell'altro più di ogni altra cosa.
Imparate a dare, prima di aspettarvi qualche cosa in cambio.
Siate entusiasti di questa vita, avete solo questa da spendere, e merita, vi assicuro, d'esser vissuta.
Siate generosi nelle lodi, almeno quanto parsimoniosi nella critica.
Alla Vita non è mai sopravvissuto nessuno!






Tempesta su sfondo bianco...

Tutto quello che sfioro, si trasforma come VITRIOL in dolore e rabbia.
Che sia la mia natura bestiale?
Oppure è l'essenza primaria del divenire umano?
Distruttori, inadatti alla pacifica convivenza, operosi approfittatori dell'avversa condizione altrui.
Siamo esseri feroci, perlopiù imboniti da leggi, le quali altro non possono che rimandare l'inevitabile....