lunedì 24 giugno 2013

Forme..

In filosofia il termine forma è solitamente contrapposto a materia o contenuto. Il concetto risale alla filosofia greca antica che usa i termini μορφή (morphé, forma sensibile), σχήμα (skhēma, modo in cui una cosa si presenta), είδος (èidos, forma intelligibile).
Aristotele nel I libro della Metafisica (987b sgg.) attribuisce a Platone, anche se già i pitagorici e gli eleati lo avevano parzialmente preceduto, il primato nell'aver posto il problema della forma parlando di idea e specie, sia intendendola come essenza e causa delle cose materiali sia come ciò che rende intelligibili le cose nel senso che è la presenza dell'idea nella cosa stessa, copia imperfetta dell'essenza ideale,[1] che rende possibile all'intelletto dell'uomo capire che cosa essa sia.

Oggi nella sua eccezione estetica, ne abbiamo fatto sostanza.
Tralasciando l'intellegibile....le sensazioni, la chimica. Quella parte della comunicazione che avviene a prescindere dal cosciente.

Siamo esseri umani, che staimo perdendo la capacità, non di comunicare..ma di comprendere.

domenica 23 giugno 2013

Semplicemente.....

Con gli occhi ancora stropicciati, dopo una nottata tormentata di quelle in cui i dolori i pensieri il caldo e il freddo, trasformano il  giaciglio e la necessità di riposo, in un tormento.
Eppure....nel fresco umido di questo mattino, mi ha assalito la ferma convinzione, della semplicità delle cose.
Ho desiderio di afferrare questa lucida consapevolezza, che già sento di già scivolare via...
Gli avvenimenti che investono la nostra esistenza, sono semplici.
Conseguenze del nostro divenire.
Essenziali e perfette.
Dovremmo semplicemente vivere, goderci il viaggio, trasportati da noi stessi, nel fiume di emozioni che il nostro vivere più o meno con coraggio ci permette di affrontare.
Eppure sento già stringersi la morsa dei doveri.
Impalcature fatiscenti, che fasciano nella quasi totalità, monumenti all'esistenza.
In questo solo momento, mi sforzo di vedere  gli antichi decori, di un'umanità sepolta.
In cui  l'essere, l'apparire e il vivere  collidevano in un semplice esistere.

venerdì 21 giugno 2013

Percezioni...

Intorno ai noi, esistono infiniti spazi occupati.
Come pipistrelli ci muoviamo attraverso di essi, adattando il nostro deambulare, limitando le collisioni.
Eppure, proprio in questo dedalo di percorsi, ci imponiamo di impostare una rotta, per il semplice conforto di ciò che dovrà confortevolmente ritornare.
A questa empirica prova, ci si aggiungono i dedali della mente, ove lo stesso Minosse non avrebbe saputo gettare creatura più crudele che il nostro stesso pensiero.
Tormento e delizia del nostro divenire.

mercoledì 19 giugno 2013

Coccolarsi...

Passa il tempo,
passano gli anni,
i mesi,
i giorni,
le ore,
i minuti e secondi che  scandiscono il nostro divenire cellulare.
Così il nostro pensiero, se ben coltivato, germoglia idee e concetti nuovi.
Spesso nella consapevolezza sempre crescente della fine ci lasciamo andare a morbide carezze, senza timore che il domani sia troppo doloroso.
Consapevolmente edotti, dell'inesorabile lascito.
Sorridenti ci abbandoniamo alle inevitabili follie,  il cui ricordo, tornerà serenamente, nei momenti di pigro divenire.

venerdì 14 giugno 2013

Prospettive...

Siamo in un mondo in esaurimento...e stiamo vivendo un'avventura, dalla quale sicuramente non ne usciremo vivi.
A volte mi preoccupo troppo del nulla, guardo i sentieri percorsi, i binari morti, i relitti e le rovine attraversate.
Guardo nel bagaglio della mia esistenza, e di tanto in tanto rovisto nei sorrisi e nei ricordi.
Che splendida avventura la vita.
Imprevedibile, caotica, emozionante, terribile, impietosa.
Un film, lungo un battito di ciglia, che vede noi stessi come indiscussi protagonisti.
Fondamentali comparse nella vita degli altri, noi siamo l'entropico divenire di quest'epoca.
Siamo il passato di domani.
Siamo la responsabilità del prossimo divenire.
A noi il compito di dare l'esempio...proprio dove la mancanza si fa più grave.