giovedì 25 agosto 2011

Qualche cosa di inquietante.

Più sono immerso nel lavoro, nella gente, nelle cose di tutti i giorni.
Più mi sale il disprezzo.
Non dovrei, eppure è così.
Trovo che ci sia qualche cosa di paurosamente corrotto attorno a noi, qualche cosa al quale non esiste più alcun rimedio.
Attorno a me, vedo vampiri e mostri assetati di fama, denaro, successo.
Un successo effimero, fatto di momenti di gloria insulsa, di attimi e scatti di fotografie rubati la dove la memoria avrebbe dovuto darci qualche cosa di più.
Affidiamo noi stessi agli altri, come se di noi non ci importasse...e per molti è davvero così.
Alla deriva in un mare pieno zeppo di cadaveri che ancora respirano.
Un mare in cui l'unico modo di sopravvivere è cancellare l'umanità, e lasciar posto alla macchina.
Le cui leggi...di tempo, moto e spazio, nulla hanno a che vedere con l'esistenza.
L'innocenza è una debolezza.
L'amore è una fragilità.
Ce lo dicono continuamente...
Mi domando solo cosa resterà di noi stessi.
Forse è questo che alcuni falsi scrittori incisero nei loro "vangeli", polvere siamo e polvere ritorneremo.


Nessun commento:

Posta un commento

Se avessi qualche cosa da dire...quì puoi farlo.