martedì 28 giugno 2011

Prestai un libro...

Mi ero ripromesso di non farlo...ma ho voluto fidarmi.
Ho preso uno dei miei libri più preziosi ...e l'ho prestato.
Perduto, tra scaffali di altri libri, anonimo ed orfano, dove le sue pagine rimarranno chiuse, per l'arrogante presunzione ed il capriccio.
Dove chi professava la comprensione e il perdono, rimane come era solamente una persona semplice imprigionata nelle sue apparenze e convinzioni.
Ignorando il valore ed i simboli che si danno ad alcuni particolari affetti.
Pensavo che potesse comprendere, ma evidentemente il valore per le proprie cose ha un peso differente per quello appartenuto ad altri.
Capriccio e vizio.
Interessante binomio, con cui sempre più spesso mi trovo a confrontare il mio agire.
...per dare un senso o almeno una parvenza di significato, spedirò i rimanenti due fratelli, almeno che possano condividere assieme il loro destino.

10 commenti:

  1. ci sono libri tenuti nascosti perché potrebbero "ferire", non per capriccio... ma chi è attaccato così alle proprie convinzioni difficilmente "apre la mente alla comprensione altrui"... c'è chi capisce perfettamente l'attaccamento ad un oggetto... anche se cerca di andare oltre e non attaccarsi alle cose materiali, ma a quelle spirituali... ci sono libri che tornano basta avere il "coraggio" di chiederli...

    RispondiElimina
  2. Sarò anche strano a pensarla così..ma se ho in prestito qualche cosa, di solito la restituisco senza che mi Debba essere richiesta.
    Non parlerei di coraggio...ma di educazione. Ma sono punti di vista.

    RispondiElimina
  3. Ognuno di noi conserva "gelosamente" un qualcosa
    a cui attribuisce un particolare valore affettivo.
    Non bisognerebbe mai separarsene!
    Decidere di "donarlo" anche se solo momentaneamente a qualcuno è un grande gesto di fiducia che non dovrebbe essere mai disatteso.
    E' un pò come dire: "Tieni ti affido una piccola parte di me stesso/a conservala con cura.
    "Fa male" scoprire che il destinatario del nostro gesto non ne comprenda il reale significato... e... dimentichi "il dono" fra mille altre sue cose o "peggio" ancora lo usi per tenere in qualche modo legato/a a se persone o ricordi che diversamente sembrerebbero non appartenerle più.

    RispondiElimina
  4. Conservare "gelosamente" è sintomo di egocentrismo infantile... un po' come la copertina di Linus... crescendo gli individui maturano e trovano spazi superiori nei cieli, si staccano dal narcisismo infantile e dall'attaccamento "feticistico" a oggetti... ossia superano la fase di attaccamento all'orsacchiotto... vi auguro di tutto cuore di superarlo anche voi... come dicevo nel post cancellato: il libro viene tenuto benissimo! non preoccupatevi... non è stato dimenticato il "poverino".. non è impolverato: lo spolvero tutti i giorni e passo a salutrlo. Non è tenuto in alcun ostaggio, anzi... mi venga comunicato solo come posso restituirlo, senza che mi vengano inviati gli altri due orfanelli. Ne ho già due in carne ed ossa, perché solitamente io mi affeziono e do' valore alle persone e non alle cose!!!

    RispondiElimina
  5. Nessun post è stato cancellato.
    Rispetto l'opinione di tutti, anche di chi per esprimere se stesso si affida all'alto dei cieli. Ma se a Dio non fregasse un cazzo di noi? 300.000.000 di anni fa chi era l'uomo?
    e tra 60 anni che ne sarà di noi?

    RispondiElimina
  6. ps: La copertina di Linus è mitica!

    RispondiElimina
  7. Fra 60 anni spero di essere con Lui... nelle sue braccia... nel suo immenso e dolce e comprensivo Amore... D'altronde c'è chi parla di "Architetto" del mondo e poi scrive tavole su San Giovanni... mitico cugino... ma queste sono sempre scelte, visioni, opinioni ed io anche le rispetto TUTTE!!!
    La copertina di Linus è mitica davvero... :-))
    dolce nel suo significato di aggancio... la dolcezza, quando la si accetta anche quale normale espresisone della nostra fragilità è mitica!!!
    Come posso restituire il "mal capitato"???...

    RispondiElimina
  8. In un posto dove ti viene comodo "lasciarlo".
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  9. Io ho sempre prestato i miei libri, anche quelli a cui ero più affezionata, immaginando che non mi sarebbero più stati restituiti.
    A volte invece sono tornati indietro, ed è stata una piacevole sopresa.

    Dai, mettila così, la cultura e la conoscenza devono circolare.
    Comprendo il valore affettivo e tutto il discorso - peraltro giustissimo - della buona educazione, ma se un libro ti è piaciuto lo conserverai comunque nel cuore, no?

    RispondiElimina
  10. Probabilmente si. Ciò che mi ha ferito è la noncuranza nei gesti, a fronte di un diritto acquisito arbitrariamente.
    Ma probabilmente se una persona tiene per se è perchè ha una mancanza.
    Vizi ed egoismi figli di questo tempo.

    RispondiElimina

Se avessi qualche cosa da dire...quì puoi farlo.