martedì 17 novembre 2009

Amare l'odio

Si deve pur tirare avanti in qualche modo.
Quante volte la nostra mente pigra si è scudata di queste parole, in una maniera o nell'altra abbiamo guardato oltre.
Oltre il barbone che persua sponte ha lasciato la propria casa.
Oltre la sofferenza di chi non ha.
Oltre il dolore di non potrà mai avere.
Oltre il dolore di chi presto non sarà più.
Oltre noi stessi.
Noi.
Io.
E per gli altri non c'e' più posto.
Basta
Alla fine conto solo io.
Nasco solo e con pessime probabilità morirò altrettanto solo.
Sempre che il futuro non giochi. Ma è solo una la sciocchezza.
Ed io non possa fare a meno di pensare al calore di chi non può più darmi che ciò che aveva.
Pregi e difetti
ma pur sempre suoi.

Passione


Incontrollabile sensazione che pervade l'essere, dalla quale l'iniziato tenta l'elevazione. Foglie che nel turbine del vento arrivano all'estasi incosciente. Così il destino e l'uomo si incontrano.
Inconsapevoli l'uno dell'altro.

lunedì 19 ottobre 2009

Festa dei Morti

Tra qualche giorno una festa pagana invaderà le nostre strade la nostra vista la nostra vita. Eppure arancione e nero la faranno da principi e padroni. E ancora nessuno conosce il reale significato.
Consumismo e dissacrazione, quando anche ai morti sarà concesso il diritto di passo sulla terra. A rivendicare ciò che per divino diritto è stato negato.

mercoledì 9 settembre 2009

Il passato e il futuro


Bhè a chi non è capitato di tirare le somme del tempo passato!
Guardo il mio, le mie scelte, i volti che rimangono impressi.
I ricordi sfumati e le parole che fanno ancora da eco nel tempo.
I volti sono con molte più rughe, gli sguardi più stanchi e alla ricerca di luce.
Non si hanno rimpianti, in fondo una persona ha fatto quello che ha voluto. Ed è troppo facile pensare di aver sbagliato conoscendo la risposta...non vi pare?
Sono sereno, eppure il tempo corre. E presto non saranno più mie le scelte.

mercoledì 2 settembre 2009

Le idee si posano.


Le idee rimbalzano come palline da ping pong in un cilindro di vetro...
e poi ogni tanto si posano.
semplicemente.
si posano.

domenica 30 agosto 2009

Nostalgia nel vento.




Soffia il vento, e l'aria si rinfresca. preludio dell'inverno.

Il cuore mi si riempie di serenità.

Torna la tranquillità con i momenti di sempre.

Torna la pace...

ed io sono pronto a ripartire.

sabato 29 agosto 2009

Viaggio...e restare.


Ho passato molto tempo della mia vita con la valigia pronta, i soliti abiti le solite scarpe. mutande e calzini, già pronti, empiricamente ordinati per una rapida fruizione.
L'idea del viaggio, quella sensazione sotto la lingua e il sospiro che si tira quando il nostro sguardo lascia i panorami oramai noti.
Poi qualche cosa ha cominciato a cambiare. La voglia di accostrasi a quei panorami come a voler far parte della cartolina.
Gli occhi che smettono di sondare l'orizzonte e poi la valigia che si dimentica vuota nello sgabuzzino.
Ed infine i viaggi sono un ricordo che appartiene ad altri.
Così buffa è la memoria.
Vivo mille vite in un solo tempo.
Eppure non sento nulla crescere dentro di me, se non che il tempo non lascerà nulla.
Neppure la sua bellezza.
Inesorabile con tutto
tutti
io.

giovedì 27 agosto 2009

Guarda quì!


Anzitututto E siiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Che la capiranno in pochi ma alcuni la capiranno.
Poi oggi mi va di scherzare.
Perchè?
Estate sta finalmente giungendo al termine e finalmente posso tornare a vivere il mio mare le mie colline.
Mie?
Non so, ma quando sei solo in un posto alla fine tutto ti appartiene.

martedì 25 agosto 2009

Estivi momenti.


Sarà ma il caldo non è più lo stesso da qualche tempo.
Non si riesce più ad assaporare il tempo in cui il sole nutriva i nostri sogni d'amore estivi.
Il tempo consuma anche questo?
Oppure nssuno consuma nulla e noi siamo solo molto più cinici nei confornti dell'esistenza.

lunedì 24 agosto 2009

erano bei libri...


lunedì 10 agosto 2009

Pioggia..


Il tempo che purifica il mondo, scorre per le strade e inesorabile trascina il progresso del mondo negli abissi...intorbidendo i flutti che nel loro schiumare tornano alla vita.
Questo è lo scorrere delle cose, tra mare cielo terra e sole, ove la tempesta porta al giusto quanto gli è dovuto.
Ove gli impavidi sorridono e i timorosi temono il tuono per il timore di dio.

venerdì 7 agosto 2009

Inganni...


Come sono presuntuoso.
Mi basta afferrare un'immagine con la visione periferica dello sguardo e già intuisco le intenzioni...
Quante volte mi sono sbagliato e nessuno si è preso la briga di correggermi?
Quanti altri errori avrei evitato.
Eppure la presunzione di procedere, ancorato a tutto quanto è stato prima, solido delle esperienze passate...
Ma se fosse stato tutto un inganno ...e semplicemente nessuno ha avuto la compiacenza di farcelo notare.
---
solamente perchè siamo così pieni di noi, che ogni critica ai terzi appare inutile.

martedì 4 agosto 2009

le pietre che guardano.



Ma se ogni cosa si muovesse talmente lentamente che per noi fosse impossibile percepirne lo spostamento...se fosse talmente lenta che non bastasse una vita per accorgersi del cambiamento dello spazio. Se fosse ...che nel tempo non siamo che un batter d'ali di una farfalla.

Forse cambierebbe il mondo?

..probabilmente non ha nessuna importanza il dove siamo, ma cosa siamo.

Buon viaggio

mercoledì 29 luglio 2009

Siamo così uguali....




Quante volte ce lo siamo sentiti dire?

L'antagonista sproloquia....

per poi del tempo dopo sentire l'eco del...Siamo così diversi!

..e durante l'epilogo...non sei più lo stesso.

Perchè non evitarci la commedia?

lunedì 20 luglio 2009

Plisson...


Quando guardo un quadro penso alla perizia in esso contenuto, alla destrezza, all'immaginazione.
All'artista e come il suo sguardo si sia posato sulle cose che lo circondano.
La fotografia è esattamente l'opposto...è essere li a rinunciare al proprio sguardo per poter vedere attraverso una lente di vetro. Il prezzo da pagare per immortalare l'attimo.

sabato 11 luglio 2009

a volte...




A volte vivere la vita come viene...

è l'unico modo per godersela davvero.

venerdì 10 luglio 2009

Notti


Strano come la notte sia più gradevole del giorno.
La notte il mondo tace.
Gli animali strisciano e i predatori con i loro occhi luccicanti inseguono le prede.
La notte regala attimi di sublime solitudine.
Guarda i volti stravolti degli uomini e comprendi la natura da pecora, riescono anche nel silenzio a disturbare le ombre.
Eppore si rappresenta l'odio per l'alba che annuncia che anche questa notta è giunta al termine e il tempo dei doveri sta per avere inizio

giovedì 9 luglio 2009

Lavoro.


Con il passare degli anni il lavoro assume sempre valori differenti.
Quando si è fanciulli il lavoro rappresenta la prigione dei grandi. Quel luogo irraggiungibile fatto di serietà che non si comprende.
Con l'adolescenza il lavoro diviene il simbolo della fuga e dell'indipendenza. Nulla spaventa il giovane. Non ha importanza il tempo, l'istruzione o altro. Si comprende il denaro, ma ancora non si ha idea del valore.
Con la maturità, il lavoro diventa necessario. Un vincolo dal quale si è indissolubilmente legati. Una condanna alla quale si sorride per permettersi un ruolo in questo mondo disordinato.
In età avanzata ...almeno da noi...la pensione
il terzo rito di passaggio.

mercoledì 8 luglio 2009

Dettagli...




Svegliarsi ed avere già male ai piedi.
Aprire gli occhi con la consapevolezza che il giorno ci imporrà altro cammino.
Poi dietro di noi le pietre si sgretolano, frammenti di passato che vengono macinati dalle suole dei nostri piedi scalzi.
Infiniti passi in altrettante direzioni.
Vicoli ciechi.
E la strada sarà sempre li anche quando le mie ossa verranno macinate.

Sensazioni.


Penso a quanto sia facile farsi condizionare.
A volte bastano poche ore di sonno in meno per farci apparire problemi e difficoltà insormontabili.
A volte basta così poco per sbloccare una situazione ritenuta difficile.
A volte basterebbe un sorriso per poter scongiurare il conflitto.
Troppa intelligenza.
Troppa lungimiranza.
Il dominio delle passioni, traguardo per gli eletti.

lunedì 6 luglio 2009

Il Futuro che non ci apparterrà.


Che sarà del nostro domani?
Molti di noi appartengono già al passato. Altri non sono mai appartenuti a niente.
Uomini invisibili nel tempo.
Cafca? Quanto hai avuto ragione nei tuoi drammi.
I figli. Il futuro è affidato a bambini che da prima si scaccolano con i piedi e poi lo stesso naso lo annegano nella polvere.
Che futuro possiamo avere noi. Non abbiamo più nulla.
Ci siamo trovati la strada vivendo con i compormessi. Ci siamo trovati nella strada le ruote di plastica.
Ora le ruote bruciano nei forni per fare il pane.
Ora le città bruciano per il pane.
Domani potrebbe essere la tua casa a bruciare....oggi..tra poco....potrebbe essere la mia.

giovedì 2 luglio 2009

Caldo...


L'aria ti si appiccica addosso, fuori la luce minaccia le pelli di noi zombi abituati alle luci spettrali di apparecchiature elettriche.
Le cavallette strepitano al sole.
Tutto appare lento, immoto, faticoso...anche lo gocce di sudore cadono pigre.
Temperatura e sudore.
Siamo creature fragili, quasi tutta acqua.

mercoledì 1 luglio 2009

Parole...


Quanta carta sulla mia scrivania, quante parole ci sono scritte, quanti numeri. Lo sguardo perde i colori.
Tutto nei nostri riccordi riaffiora come le immagini delle televisioni di tempi oramai lontani.
Le parole continuano a fare eco nell'infinito, le nostre parole contribuiscono all'entropia che un giorno ingloberà il nostro ricordo.
Fiumi di parole per non perder la memoria.
Fiumi di inchiostro che oggi permane meno di quello di un tempo.
Amici che hanno cessato di esistere riviono in immagini sbiadite e le parole non bastano più a descrivere gli attimi.

sabato 27 giugno 2009

Dolori e il Tempo


Se dovessi pensare al dolore che ho vissuto credo non riuscirei a ricoradre.
Se dovessi provare il dolore che ho provato credo non sopravviverei ancora.
Se immagino il dolore che dovrò ancora provare affondo nella consapevolezza dell'inevitabile.
Guardare negli occhi la propria madre e vedersi specchiati nelle rughe e vedere l'implacabile compiere noi stessi.
Uno sguardo attorno per vedere un mondo in decomposizione.
La Vita? Una malattia a decorso fatale...solo una questione di tempi.

venerdì 26 giugno 2009

Dare e Chiedere



Il momento del dare e del chiedere.
Condizioni di umana esistenza ci impongono scelte a volte non dettate direttamente da una coscienza raziocinante ma più che altro da indotte circostanze.
Spirali senza luce dalle quali viene impossibile risollevare lo sguardo.
E così le persone si trovano a doversi porre nella condizione del poter donare o dover chiedere...più spesso nei tempi "moderni" all'ignorare semplicemente la chiamata alla decenza.
Così si può proseguire, seppellendo sereni il proprio candore ed aggiungerci così ai carnefici di questo tempo.
C'e' un tempo per il donare e per il ricevere...sarebbe meglio come monito all'umanità ricordarsi delle parole degli antichi profeti i cui dettami ricordavano semplicemente la generosità.

mercoledì 24 giugno 2009

Ombre e Macchine


Qunato c'è di vero nelle ombre?
Siamo attorniati da rumori, urla e frastuono di macchinari a combustibile fossile.
Abbiamo la luce anche quando le tenebre dovrebbero dominare.
Abbiamo il frastuono anche quando si dovrebbe riposare.
Questo non è un vero inferno?

martedì 23 giugno 2009

Salute e Malattia


Bizzarro come si apprezzi lo stare bene solamente dopo la malattia.

sabato 20 giugno 2009

Ungaretti - Inno alla Morte

Amore,
mio giovine emblema,
Tornato a dorare la terra,
Diffuso entro il giorno rupestre,
E' l'ultima volta che miro
(Appiè del botro, d'irruentiAcque sontuoso, d'antriFunesto) la scia di luce
Che pari alla tortora lamentosa
Sull'erba svagata si turba.
Amore, salute lucente,

Mi pesano gli anni venturi.
Abbandonata la mazza fedele,
Scivolerò nell'acqua buia
Senza rimpianto.

Morte, arido fiume...Immemore sorella, morte,
L'uguale mi farai del sogno
Baciandomi.

Avrò il tuo passo,
Andrò senza lasciare impronta.
Mi darai il cuore immobile
D'un iddio, sarò innocente,
Non avrò più pensieri nè bontà.
Colla mente murata,
Cogli occhi caduti in oblio,
Farò da guida alla felicità.

venerdì 19 giugno 2009

Isidore Ducasse conte di Lautremount, introduzione


I gemiti poetici di questo secolo non sono altro che sofismi.
I principî primi devono rimanere fuori discussione.
Accetto Euripide e Sofocle; ma non accetto Eschilo.
Non date prova di mancanza delle convenienze più elementari e di cattivo gusto nei
confronti del creatore.
Respingete l'incredulità: mi farete piacere.
Non esistono due generi di poesie; ce n'è uno solo.
Esiste una convenzione poco tacita tra l'autore e il lettore, in virtù della quale il primo si
attribuisce il ruolo di malato, e accetta il secondo come infermiere. Il poeta, consolatore
dell'umanità! I ruoli sono arbitrariamente invertiti.
Non voglio essere infamato con la qualifica di vanitoso.
Non lascerò Memorie.
La poesia non è la tempesta, e neppure il ciclone. È un fiume maestoso e fertile.
.... a leggerlo così Isidore Ducasse pare una persona a modo.

giovedì 18 giugno 2009

Vagare.


E se non esistesse una guida? E se non ci fosse una ragione?
Se fossimo quì semplicemente per un capriccio delle leggi entropiche?
Che senso ha tutto questo.
Dove andremo...?

Diventare grandi.


Non ce lo dice mai nessuno.
Comprendo le motivazioni dei vizi.
Comprendo le ragioni dell'inedia.
Comprendo lo spirito dell'apatia.
Comprendo l'indolenza.
E' drammaticamente più complicato, faticoso, seccante dire di No ad un bimbo che fa i capricci per la montagna di caramelle...che dire di si e lasciare che si tuffi dentro e anneghi nella sua stessa bile.
E' molto più difficile combattere nello spiegare le ragioni dei grandi ...che rispondere con un si e lasciare che la vita faccia il resto.
C'è molto più amore in una punzione che nell'aspettarsi che il domani punisca per nostro conto.
E' cosi' dannatamente faticoso cercare di comportarsi al meglio e non demandare ad altri l'onere dell'essere migliori.
La sottile linea che passa tra un Eroe ed un cretino incosciente fortunato.

martedì 16 giugno 2009

La sveglia del mattino...ai tempi della scuola


Mi capita di ripensare ai tempi della scuola. Quando la sveglia suonava alle 6.20 per correre a prendere l'autobus.
Sembra ieri che guardavo fuori dalla finestra e vedevo il giorno arrancare sulle tenebre, i miei occhi ancora incollati e le membra che riportavano gli acciacchi dei giorni precedenti.
L'aria fredda...e le poche parole del mattino.
Per poi sonnecchiare sino al tetro ingresso di un'istituto di formazione secondaria...
Ero giovane. Tutto appariva così diverso. Avevo la vita davanti ai miei occhi.
Adesso mi sfugge di mano.
Corre tutto troppo veloce....

lunedì 15 giugno 2009

Girando per la rete...Lussuria


...Era un bel filmato...l'ho trovato suggestivo.
Perchè non portarlo oltre i suoi confini?
l'autrice di questo video recita...
«L'indignazione morale è in molti casi al 2 per cento morale, al 48 per cento indignazione, e al 50 per cento invidia.»
Non posso che condividere.

Les fleurs du Mal


Qui è la sacra capanna, qui la fanciulla riccamente ornata, tranquilla, sempre pronta;
con una mano si sventaglia il seno, e, il gomito appoggiato ai cuscini, ascolta il pianto delle fontane:
è la stanza di Dorotea. La brezza e l'acqua cantano di lontano, per cullare questa bambina viziata, la loro canzone
singhiozzante.
Dall'alto al basso, con cura, la sua pelle delicata è strofinata con benzoino e olii profumati. - In un angolo si consumano
fiori.
Charles Baudelaire

Al Lettore C.B.



AL LETTORE
La stoltezza, l'errore, il peccato, l'avarizia, abitano i nostri spiriti e agitano i nostri corpi; noi nutriamo amabili rimorsi
come i mendicanti alimentano i loro insetti.
I nostri peccati sono testardi, vili i nostri pentimenti; ci facciamo pagare lautamente le nostre confessioni e ritorniamo gai pel sentiero melmoso,
convinti d'aver lavato con lagrime miserevoli tutte le nostre macchie.
Charles Baudelaire

Pioggia e Sole.


Ancora non piove. Fa caldo, l'aria ti si appiccica addosso.
Le narici si riempiono di odori, si mescolano tra di loro.
La gente guarda verso l'alto e osserva come fosse la prima volta l'astro più luminoso sferrare i suoi colpi migliori.
Pazzesco pensare che ci si crogliola al sole...quando proprio questo un domani rappresenterà la fine della nostra esistenza.

domenica 14 giugno 2009

Immagine.


Luci e riflessi e Ombre ...
Un'immagine.
Delizia per lo spirito.

Notte.

Penso che la notte porti sempre buoni consigli. In particolare quando tra le pieghe delle lenzuola si agita un corpo morbido ed irraggiungibile.
Lucidità.
Cosa la rappresenta?
Perchè?
Il concetto di miopia.
Si guarda lontano al futuro e si perdono di vista i gradini che ci fanno inciampare nel quotidiano oggi.
Magari risolvere il presente, dare risposte alle domande di oggi, per scoprirne di nuove ...e magari rispondere domani.

venerdì 12 giugno 2009

Anime nere.

Le comuni genti si addolorano alla scoperta che dentro di noi potrebbe albergare un'anima Nera come la notte profonda come il pozzo più oscuro...persa come il dolore.
Eppure ho la irrazionale convinzione che anche all'inferno possa esserci l'amore.
Anche le anime nere o peggio possano confondersi e cerchino il proprio complemento.
Così è la natura delle cose.
Conflitto per unire per poi rinascere ancora, in un eterno divenire.

Angelo caduto.



"Così parla il Signore, l'Eterno: ... eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose... tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato.Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti dò in spettacolo ai re...Tutti quelli che ti conoscevano fra i

popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più." (Ezec. 28:12-19)


"Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra..." (Apocalisse 12:3-4)

giovedì 11 giugno 2009

Seduzione.


Si Parla tanto di sesso debole...Ma quanta violenza per un bacio.
Apostrofo rosa sulle parole ti amo...
Eppure bastano pochi centimetri di stoffa e colori ricercati per far voltare lo sguardo, per rapirci dai nostri pensieri. Da sempre l'arte della seduzione domina sovrana gli istinti. meglio di quanto spesso non accada per la disciplina. Anche la più marziale.
Cosa accade ai giorni nostri? La fatica dell'apparire, del ragionare, del saper gestire a proprio vantaggio.
Una antica disciplina che i tempi nostri stanno rapidamente dimenticando. In una regressione della società sempre più avulsa nei pessimi risultati.
Chissà probabilmente l'arte della seduzione è cosa rara nella mia scellerata gioventù. Eppure oggi sempre più rara e preziosa mi appare. Come Strumento definitivo per gettare in ombra il passare del tempo, sconfiggendo i seni acerbi con aggraziati movimenti a promessa di profondo, unico e irraggiungibile piacere.
Una canzone di qualche tempo fa recitava se fai l'amore come cammini ...

mercoledì 10 giugno 2009

Parola Amore.


Credo che la parola amore sia un tantino inflazionata.
E' comodo dire Ti Amo e sigillare le labbra della vittima con un bacio. Poi che resta da dire?
Se uno mi dice Stronzo...almeno posso sorridere al mio ultimo disgustoso pensiero, ma con Amore...troppi interrogativi assalgono la mente.
Sensibilità? No. Egoismo? Forse.
Per quanto mi riguarda penso che l'amore coincida in modo molto stretto con un concetto di abnegazione per l'altro e sofferenza autoindotta.
Un po come voler soffrire, perchè soffrire ci fa bene.
Ci prodighiamo in ogni modo per essere e fare ciò che per un'altro potrebbe significare.
Un bel modo per sciancarsi al suolo dopo un bel salto nel vuoto.
Ma in fondo...il volo non fa male, l'impatto della caduta è mortale.

martedì 9 giugno 2009

Aspettative.


Tendo a non aspettarmi nulla dalla vita
.

un modo come un altro per non rimanere deluso

Malomodi



Quanto una persona possa sopportare? capita spesso di domandarsi quale sia la sopportazione umana.

Esistono delle scuole per questo lo sapevate? Gli americani lo sanno bene...e anche noi nel nostro piccolo ci difendiamo.

Saddam brutalmente ucciso alla fine di un'ingiusto processo! Quanto è vero...

Almeno il loro dittatore ha avuto un processo.

Ci guardiamo intorno dall'alto della nostra presunzione, puntiamo il dito e dall'altra mano i nostri panni ancora grondano escrementi fisiologici mal digeriti.

Forse per fermare l'onda ci andrebbe un fucile.

Prima si accetta che l'uomo è un animale estremamente belligerante e prima intuiremo quali possano essere gli strumenti per fiaccarne la resistenza.

Un pugno di uomini cercano di migliorare la propria esistenza, la propria condizione umana.

Un pugno di uomini provano ad evolvere.

E così divengono la Minaccia.

Un mondo fatto di vampiri vedrà sempre in un nemico l'ultimo uomo.

Dolore


Dolore. Gli uomini non comprendono cosa sia l'altrui sofferenza.
Io non faccio certo eccezione.
Anzi.
Nasci solo e muori solo.
Il dolore? un modo come un'altro per apprezzare una vita che spesso viviamo indegnamente.
Guardo le giornate di sole dalla finestra e privilegiato lascio che le finestre si aprano, il sole possa abbracciare il mio volto...e bruciare.
I mali interiori...ciò che non traspare e non comprendiamo.
Un male interiore è qualcosa che non possiamo affrontare, non possiamo voltare lo sguardo...non possiamo far finta che non esista.
Tutti abbiamo demoni dentro, che sopiti attendono il tetro momento per ricordarci quanto la nostra condizione umana sia solamente un ammasso di acqua e pocho altro.
...ma...
non è forse semplice spegnere una vita?

domenica 7 giugno 2009

Elettricità.


E se tutto questo finisse? Se Internet smettesse di funzionare, i Personal computer smettessero di funzionare...se l'elettricità smettesse di funzionare.
...Riponiamo tante ambiziose aspettative nel flusso di elettroni...
Siamo sicuri che le nostre parole rimangano così come le nostre foto i nostri desideri, affidati e racchiusi in miriadi di piccoli ed insignificanti file.
le piramidi sono rimaste...anche loro stanno cedendo al tempo.
Ma domani?
Se quello che conosciamo smettesse di funzionare che ne sarebbe di tutto questo?
Io a malapena mi ricordo la mia gioventù senza un apparecchio cellulare in tasca.
Non esistevano.
Eppure ci si ritrovava ugualmente.
Il mondo involve.
gli uomini come l'acqua di uno sciaquone rumoroso vorticano verso il nulla.
Il tempo sopravviverà a noi.
Siamo solo esseri che nelle nostre debolezze ignoriamo volontariamente le implicazioni del non essere.

Anime


Cerbero.
Custode a tre teste dell'Ade.
Incarnazione dello spietato essere nel Presente, Passato e Futuro.
Belva ricoperta di serpenti sibilanti.
Imparziale guardiano per anime vive e morte.
Oscuro monito per chi non accetta il naturale divenire.

venerdì 5 giugno 2009

Il cieco e le monete.

Un cieco sedeva nei pressi di una chiesa con ai suoi piedi un cappello e un cartello al collo con sopra scritto "Sono Cieco, vi chiedo un piccolo aiuto.". A mezzo dì un uomo distintamente vestito e dai modi gentili passando davanti al cieco rimase qualche istante ad osservare il cappello con i pochi spiccioli sin li raccolti e il cartello dell'uomo. L'uomo, avvicinandosi al cieco gettò qualche moneta nel cappello e chiese se poteva prendergli qualche istante il cartello. Il cieco acconsentì. L'uomo scrisse qualche parola, ringraziò e riprese la sua strada. Passarono alcune ore e l'uomo tornò a passare dal mendicante, questa volta con il cappello stracolmo di denari. Il cieco riconoscendo i passi dell'uomo chiese che cosa avesse mai scritto da indurre i passanti a tanta generosità. L'uomo gentile rispose che aveva solo trascritto il suo pensiero ma con parole differenti.
l'uomo gentile riprese la sua strada salutando con cortesia. Lasciando un Uomo cieco con scritto al collo "oggi è una splendida giornata di primavera ed io non posso vederla."

giovedì 4 giugno 2009

Desideri


Tutto prende una forma. I colori si evolvono alla luce dei nuovi inganni.
E tu Eraclito cosa continui a vedere osservando il mondo?
La terra che combatte con il cielo? L'acqua ed il fuoco? L'uomo e la donna?
Perdura nelle cose l'eterno conflitto?
Eppure...
Dal conflitto nascono le idee.Dalle idee i propositi.Dai propositi i Fatti.
Eppure ancora...
Dannatamente si desidera ciò che non si può avere.
Spesso ...
ciò che semplicemente possiamo solamente guardare.
Ancor più spesso...
Ciò che possiamo solo immaginare.

martedì 2 giugno 2009

Le Mont Saint Michel

Normandia...Bretagna. Posti dove i tempi moderni trovano spazio come un filo d'erba nell'asfalto.
Odori pungenti d'acqua salmastra. Colori dimenticati. Venti che rammentano ad ogni soffio quale sia il posto nel tempo di ogni uomo.
Eppure Anche in questo pezzo di limbo quasi senza tempo, nei secoli, l'uomo edificò le sue opere. Maestose opere, i cui segreti si perdono nei tomi disgregati dalle falene e dai vermi.
Sorrido al pensiero dei miei passi su pietre troppo sacre anche solo da poter esser sfiorate e l'uomo chiassoso invade i silenzi e consuma con la suola di gomma parte del ricordo dei secoli bui.
Miracoli della natura che si fondono con la sapienza degli scalpellini.
Squadra e compasso a comporre maestose opere che ancor oggi ci umiliano a fronte delle piccole cose che consideriamo importanti.